Gela. Si è chiuso il termine per la presentazione delle offerte nella procedura negoziata per l’appalto rifiuti. Da circa un anno, si tenta invano di arrivare all’assegnazione, per un servizio da dodici mesi, prorogabile comunque almeno fino alla prossima procedura pluriennale. Sono già tre i tentativi andati a vuoto e nessuna azienda ha mai avanzato un’offerta formale. Le precedenti gare deserte hanno indotto i vertici della Srr4 e l’amministrazione comunale a rivolgersi alla prefettura di Caltanissetta e all’Autorità nazionale anticorruzione, in un percorso che ha poi condotto a quest’ultima procedura negoziata. Non ci sono ancora indicazioni ufficiali sulle eventuali offerte avanzate, ma trapelano ipotesi poco favorevoli. A quanto pare, anche questa volta non sarebbero pervenute offerte alla Centrale unica di committenza, incaricata di coordinare l’intera procedura. Gela è l’unico Comune della Srr4 che non ha ancora avuto l’affidamento ad una nuova azienda. La società campana Tekra, da anni, continua a gestire in proroga un servizio, che è spesso al centro di tante polemiche, anche per condizioni contrattuali che sono rimaste ferme. Se venisse confermata l’ennesima procedura andata a vuoto, allora i vertici della Srr4 e l’amministrazione comunale dovrebbero individuare nuove soluzioni. L’affidamento annuale vale circa sei milioni di euro e la Cuc ha invitato almeno cinque aziende del settore a partecipare. Tra queste pare non ci fosse Tekra, che comunque ha già comunicato ai Comuni dell’ambito l’intenzione di lasciare il servizio entro il prossimo 30 giugno, almeno per quelli dove il servizio è stato riassegnato.
Gli imprenditori campani, anche per la gara che riguarda Gela, hanno sempre parlato di condizioni economicamente non adeguate. E’ una fase molto delicata per il settore, almeno in città. In municipio, l’assessore Grazia Robilatte è in rotta con il sindaco Lucio Greco, nonostante abbia seguito molto da vicino la procedura per arrivare alla nuova gara. I segnali che arrivano da Tekra non sono dei migliori e anche sul piano dell’impiantistica è in corso una delicata transizione dalla gestione dell’Ato Cl2 in liquidazione a quella della “Impianti Srr”.