Gela. La gara d’appalto per il nolo a freddo dei mezzi destinati alle attività della piattaforma di Timpazzo è finita dai giudici del Tar Palermo. I magistrati amministrativi hanno accolto una parte del ricorso presentato dai legali di un’azienda locale, la General Service, che per anni ha operato nel sito, svolgendo diversi servizi. Gli imprenditori hanno chiesto l’annullamento di alcuni articoli del bando di gara e del disciplinare. Secondo i loro legali, quelle disposizioni avrebbero imposto vincoli fin troppo restrittivi, non consentendo la partecipazione della stessa General Service. Il servizio di nolo a freddo, negli scorsi mesi, a seguito della procedura di gara, è stato affidato ad un’altra società locale, la Novambiente. Per la proprietà di General Service, però, il bando e il disciplinare avrebbero rappresentato ostacoli, non riconosciuti dalla disciplina in materia.
Nella sentenza, i giudici del Tar, accogliendo una parte delle istanze, hanno disposto l’annullamento dell’articolo 11 del bando e dell’articolo 14 del disciplinare, nella parte che prevedeva la partecipazione solo di società iscritte “all’ Albo Nazionale Gestori Ambientali, categoria 4- classe B (o superiore)”. Il ricorso non è stato accolto, invece, rispetto alla richiesta di annullamento degli articoli che disponevano il divieto di subappalto, ritenuto legittimo e in linea con la disciplina in materia. I legali della General Service hanno chiamato in giudizio la “Impianti Srr”, società che gestisce la piattaforma integrata di Timpazzo e che ad inizio anno ha avviato la procedura per affidare il servizio del nolo a freddo dei mezzi, uno dei più ambiti dalle aziende del settore, soprattutto per la molte di attività che si concentra intorno al sistema di Timpazzo.