Gela. Era accusato di aver più volte violato gli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Accertamenti che avevano poi condotto a processo il venticinquenne Salvatore Cannizzaro. Con alcuni precedenti penali alle spalle, già in passato gli era stata imposta la misura. Il giudice Marica Marino, accogliendo la linea avanzata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Rocco Cutini, lo ha invece assolto. E’ emerso che dopo l’arresto risalente al 2014, la misura venne sospesa per poi essere riattivata subito dopo il ritorno in libertà del giovane, ma senza accertare se sussistesse ancora la pericolosità sociale.
Una verifica che ormai anche la giurisprudenza ritiene essenziale e che nel caso dell’imputato, come ha ricordato il legale, non venne mai effettuata. Aspetti che hanno condotto alla decisione favorevole.