Ampliamento Timpazzo, "progetti in corso e finanziati vanno avanti": toccato nodo vasche sature

Timpazzo e le vasche sature del sito di conferimento sono stati tra i temi toccati nell'incontro con l'assessore regionale Colianni

21 maggio 2025 19:21
Ampliamento Timpazzo, "progetti in corso e finanziati vanno avanti": toccato nodo vasche sature -
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Gela.  Il governo regionale, come ha confermato l'assessore Francesco Colianni, oggi in visita a Palazzo di Città, punta molto sui due termovalorizzatori, da realizzare nelle aree di Palermo e Catania. Sistemi che avranno un'incidenza sull'intera pianificazione del ciclo regionale dei rifiuti. Allo stesso tempo, però, non ci sarà nessuno stop ai progetti già finanziati e i cui iter sono in atto, compreso quello dell'ampliamento della discarica Timpazzo. Sulla carta, dovrebbe prevedere due nuove vasche e il governo Schifani ha posto come riferimento finanziario quello dei fondi Fsc. L'investimento è ingente anche se i punti interrogativi ci sono rispetto ai vincoli sull'intera zona. “E' evidente che quando i due termovalorizzatori saranno a regime – ha sottolineato l'assessore regionale – ci sarà una minore incidenza sulle discariche. Io rispetto al punto di vista di tutti, compreso quello degli ambientalisti. Però, con i termovalorizzatori si chiude il ciclo dei rifiuti e mi sembra una cosa molto intelligente. Chiaramente, non ci sarà nessuna ripercussione sui progetti che sono già stati finanziati e sono in corso”. I sindaci dell'ambito, come ha indicato il primo cittadino Di Stefano, vorrebbero che si accelerasse rispetto alle due vasche dismesse di Timpazzo, A-B e C-D. Sono attualmente in capo all'Ato Cl2 in liquidazione e c'è un progetto per interventi di capping. A fine dello scorso anno, il dipartimento acqua e rifiuti, che fa riferimento all'assessorato all'energia, ora retto da Colianni, autorizzò l'avvio del procedimento di chiusura delle vasche, aggiornando l'autorizzazione integrata ambientale. I sindaci sembrano intenzionati a fare in modo che la Srr4 e Impianti Srr, società controllata, possano subentrare all'Ato, così da accelerare, eventualmente per riutilizzarle. Sono tutti passaggi, però, che necessitano del vaglio attento degli uffici regionali.

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