Gela. Richieste e contatti non mancano. L’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli, dopo la conferma che il sindaco Lucio Greco non sarà della partita per le prossime amministrative, non ha ancora formalizzato un eventuale sostegno né ha dato indicazioni su un suo coinvolgimento diretto. Sta infatti valutando e non esclude di disimpegnarsi. Alla fine, se non ce ne saranno le condizioni, potrebbe scegliere di guardare da fuori la prossima competizione elettorale. Come già riferito, contatti ne ha avuti diversi, soprattutto con l’entourage del candidato a sindaco Terenziano Di Stefano, suo ex compagno di giunta e con il quale ha condiviso diverse iniziative istituzionali. Un’intesa vera e propria non si è ancora sviluppata. Il dialogo c’è stato pure con formazioni di centrodestra, comprese quelle dei partiti ufficiali. Del resto, l’assessore si è schierata con il forzista Marco Falcone, in vista delle europee. In quell’area, però, a livello locale, ha scelto alla fine di non confluire. C’erano resistenze da parte di alcuni pezzi del centrodestra ma altri invece avevano dato disponibilità. In settimana, attraverso un post sulla sua pagina social, Morselli è stata assai diretta, denunciando i mali di una campagna elettorale caratterizzata da “nominativi discutibili” e metodi “coercitivi” usati per “reclutare personale da candidare”. “Sono fortemente preoccupata, per non dire inorridita, dinanzi alla spregiudicatezza con cui alcuni esponenti politici o pseudo tali stanno approcciando la campagna elettorale”, aveva scritto. Ha sostanzialmente riaperto una questione morale che durante le recenti competizioni per Palazzo di Città si è spesso posta. “Non si può rimanere indifferenti né dinanzi a certi nominativi che iniziano a circolare (con curriculum vitae – latu sensu – alquanto discutibili) né dinanzi a certi metodi coercitivi usati per “reclutare personale da candidare” , ha sottolineato nel post.
Inoltre, non ha mancato di far notare come dietro a questo scenario possano esserci “certi colletti bianchi locali”. Una valutazione che ancora adesso la porta a dire che “non si sta giocando una partita ad armi pari”. Sono tutti aspetti che potrebbero indurla a dire basta, senza scendere in campo per le amministrative. Sta continuando a lavorare alla guida del settore lavori pubblici, così da chiudere gli ultimi procedimenti ancora in essere per la città.