All'Ars ritorna la mini riforma sugli enti locali, ancora la norma sul consigliere supplente
E' stato incardinato il punto all'ordine del giorno all'Ars

Gela.La sortita della mini riforma degli enti locali venne proposta già lo scorso anno. Ci furono non pochi traballamenti e non se ne fece nulla. All'Ars, a inizio maggio, le norme ritorneranno a essere oggetto di valutazione. E' stato incardinato il punto all'ordine del giorno. Ci sono disposizioni che possono incidere anche sull'attuale composizione del civico concesso locale. E' prevista infatti la norma sul cosiddetto “consigliere supplente”. Se venisse approvata, probabilmente porterà il vicesindaco Giuseppe Fava a lasciare il posto in consiglio, per concentrarsi esclusivamente sull'attività amministrativa. Al suo posto, subentrerebbe il primo dei non eletti nella lista del Pd dello scorso anno. Sarebbe un passo mosso nella consapevolezza, però, che qualora la presenza in giunta di Fava dovesse eventualmente venire meno, l'attuale vice del primo cittadino potrebbe comunque ritornare all'assise civica. La disciplina che verrà valutata dall'Ars è stata congegnata come una sorta di paracadute per il consigliere che decide di accettare la chiamata in giunta. Non perderebbe l'opzione di ritornare tra i banchi del civico consesso. Non è chiaro, invece, se durante i lavori dell'Assemblea regionale, per le norme sugli enti locali previsti a maggio, possa rispuntare l'opzione di un allargamento delle giunte, senza variazione di spesa. In questo caso, il sindaco Di Stefano potrebbe avere una casella in più da destinare agli alleati. A conclusione delle elezioni provinciali di secondo livello, peraltro, per il primo cittadino si apriranno più ragionamenti da condividere con chi lo sostiene nel “modello Gela” e adesso pure nel “modello Provincia”.