Gela. Nessuna fumata bianca nella trattativa tra i sindacati dei metalmeccanici e i vertici societari di Smim. I manager, infatti, anche davanti al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente, hanno dichiarato di non avere a disposizione capacità economiche tali da poter versare la quattordicesima mensilità arretrata.
Allo stesso tempo, i funzionari dell’Inps dovrebbero provvedere ad anticipare i fondi per coprire la cassa integrazione aperta dalla stessa Smim. Ciò dovrebbe avvenire in un arco di tempo di almeno quindici giorni mentre le parti si sono aggiornate a domani per comprendere se effettivamente esistano gli spiragli giusti per assicurare le retribuzioni richieste dagli oltre novanta dipendenti ancora in attesa.
Solo lo scorso mese, gli operai della Smim si sono visti recapitare buste paga con importi non superiori a duecento euro. Una beffa legata anche alla mancata anticipazione delle somme previste per la cassa integrazione. La preoccupazione è tanta soprattutto davanti alla crisi più generale dell’intero sistema Eni locale. La scorsa estate gli operai dell’azienda bloccarono la produzione per oltre sessanta giorni, scioperando in netto contrasto con le scelte assunte dal management.