Gela. Sarà necessario effettuare una verifica, anzitutto in commissione bilancio. Alla ripresa a pieno regime delle attività istituzionali, dopo la breve pausa estiva, i consiglieri della commissione chiederanno di avere ragguagli sull’iter degli atti finanziari. “E’ necessario un quadro chiaro – dice il presidente Pierpaolo Grisanti – prima del piano di riequilibrio, ci sono gli adempimenti del rendiconto 2022 e inoltre c’è il bilancio in scadenza a fine agosto. Chiaramente, cercheremo di acquisire tutti gli elementi utili anche rispetto al piano di riequilibrio che va definito e trasmesso alla Corte dei Conti entro fine ottobre”. Grisanti, in aula consiliare, non ha sostenuto gli atti finanziari e ha subito posto la necessità che si procedesse anzitutto con gli strumenti propedeutici al riequilibrio, appunto il rendiconto 2022 e il bilancio di previsione 2023-2025. La commissione però, al riavvio delle attività, ha anche in programma di riprendere la vicenda, delicata, di Ghelas.
“Continueremo a seguirla – aggiunge – ci sono scadenze a breve e vogliamo capire se la linea dell’amministrazione comunale sarà quella della non programmazione, con continue proroghe, oppure se ci sarà un piano più complessivo per il futuro della società e dei lavoratori che non hanno revocato lo stato di agitazione. Purtroppo, posso dire che la vicenda della tredicesima mensilità da spalmare su più mesi potrebbe non essere un caso isolato. L’azienda deve ricevere dal Comune non meno di 240 mila euro ma si tratterà di debiti fuori bilancio che non potranno essere vagliati se prima non ci sarà l’approvazione degli strumenti finanziari. Da quello che abbiamo potuto appurare ci sarebbero stati anche mancati rinnovi di impegni spesa nel corso dei mesi. Se si è trattato di un errore, non è un errore da poco”. La commissione bilancio, la scorsa settimana, ha trattato la questione Ghelas, incontrando il manager Pietro Inferrera, che a sua volta non può che attendere riscontri dall’amministrazione comunale.
