Gela. Quanto incassa il Comune dagli immobili di proprietà dati in affitto o in gestione ad associazioni o enti vari? Annualmente, poco più di 84 mila euro.
Una cifra decisamente bassa davanti ai 78 immobili al momento assegnati. Insomma, la media è inferiore ai mille euro ad immobile.
Un primo accertamento è stato effettuato dai tecnici del settore urbanistica e grandi eventi che, in questo modo, stanno cercando di stilare un elenco dei “gioielli” comunali utilizzati da privati vari. I nodi, sotto questo profilo, sembrano veramente tanti.
C’è chi non ha mai pagato alcun canone d’affitto e chi, inoltre, ottiene la copertura di tutte le utenze, da quelle elettriche a quelle idriche. Insomma, a casa del Comune ma gratis.
E allora? Il regolamento che dovrebbe dettare regole precise nell’assegnazione delle strutture comunali tarda ad essere perfezionato. Proprio per queste ragioni, nella gran parte dei casi, mancano anche le eventuali fideiussioni a garanzia degli interessi pubblici su quelli dei privati. Ci si fida così tanto dei privati?
Nelle scorse settimane, una seduta monotematica di consiglio comunale era stata convocata proprio per tracciare un primo bilancio sul tema. Peccato, però, che la riunione, ben poco partecipata, si sia chiusa dopo pochi minuti nonostante la presenza in aula del neo dirigente del settore urbanistica Emanuele Tuccio.
In pochi, evidentemente, hanno ritenuto necessario chiedere ragguagli sul destino dei “gioielli” comunali. Ma, soprattutto, sono stati effettuati controlli per cercare di capire se, a distanza di anni, gli assegnatari abbiano adempiuto ai progetti presentati per ottenere gli immobili? I nodi, adesso, vengono al pettine e neanche i tecnici comunali sembrano avere vita facile nel ricostruire il destino di questi immobili che ai privati costano praticamente nulla: per non parlare delle casse comunali che rimangono, almeno sul fronte affitti, decisamente leggere.