“Ai candidati chiediamo progetti di rilancio e un hub”, Scicolone: “Politica ad oggi assente”

 
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L'avvocato Maurizio Scicolone

Gela. Un rilancio economico della città, assai spesso richiamato tra gli obiettivi amministrativi ma ad oggi con tanti vuoti evidenti. L’obiettivo di una ripresa del tessuto produttivo locale è uno dei punti cardine che vengono posti da “Progetto Gela”, associazione presieduta dall’avvocato Maurizio Scicolone. Il gruppo che ruota intorno all’associazione potrebbe a breve formalizzare un proprio appoggio ad uno dei candidati a sindaco, più probabile nell’area di centrodestra. “Progetti rimasti solo sulla carta e pochissimo peso politico. Questo è stato il risultato, fino ad oggi, dell’azione dell’attuale amministrazione comunale, che non ha la forza di ricandidarsi, e delle deputazioni locali assenti ad ogni livello. Bisogna invertire la rotta. con l’attuale amministrazione sono peggiorati i servizi ed  aumentate le imposte comunali e le utenze dei servizi essenziali. Come Arlecchini, Balanzoni e Pulcinelle,  il sindaco Lucio Greco e gli onorevoli in carica hanno continuato a giocare e a confondere l’elettorato gelese con il trucco delle tre carte. Da gelese – dice Scicolone – provo sdegno nel vedere ancora una volta calpestata la nostra dignità e chiamo l’eccellente classe imprenditoriale a farsi carico di un protagonismo con un sostenibile piano di rilancio. Basta consultare il registro delle aziende e si può notare che in città abbiamo più di 460 società. Hanno un fatturato ingente nel 2023, a loro spetta essere protagonisti. Alcuni anni fa, io, da uomo di centrodestra, avevo chiesto al governo Gentiloni, di centrosinistra, una legge speciale per Gela che indicasse il nostro territorio quale sede di un hub del Mediterraneo. Il governo si era dimostrato interessato. Ora bisogna ripartire. Presto l’associazione “Progetto Gela” sosterrà il nuovo sindaco che dovrà essere espressione dei cittadini e non dei poteri occulti”. Ancora una volta, Scicolone insiste sulla necessità di un confronto per mettere le basi degli investimenti. “Chiederemo al nostro candidato sindaco l’istituzione di una cabina di regia per la sostenibilità dello sviluppo economico locale, con un tavolo di lavoro, coinvolgendo il governo nazionale e le multinazionali interessate a finanziare la costruzione dell’hub portuale”, ribadisce. “Progetto Gela” non ha ancora dato indicazioni precise sul candidato che sosterrà ma potrebbe convergere sul consigliere comunale Salvatore Scerra, alla guida di “Alleanza per Gela”. “I gelesi devono avere la capacità e la competenza di imporre nei tavoli dei palazzi che contano la richiesta di una legge speciale per Gela. E’ tempo di rompere gli indugi. Sia l’amministrazione comunale del sindaco Lucio Greco sia i deputati del territorio, si sono dimostrati deboli”, dice inoltre. Niente più decisioni dettate “dai vecchi poteri romani e palermitani”, aggiunge il professionista. I contatti ci sono stati con diversi fronti attualmente impegnati nella campagna elettorale. “Unica condizione – precisa Scicolone – è l’istituzione di una immediata cabina di regia per lo sviluppo economico del territorio, che integri le energie degli imprenditori locali, vera forza della città”. Secondo il presidente di “Progetto Gela”, l’esperienza dell’amministrazione Greco è da ritenersi “superata”. “L’economia loczale langue, i problemi della città sono endemici, gravi e irrisolti, perché manca la cultura di lavorare in equipe con esperti giuridici ed economici che conoscano i problemi reali del territorio, che possano raccordare l’attività amministrativa con gli enti pubblici e con il governo nazionale e regionale”, sottolinea. “Viviamo in una città senza un preciso programma di sviluppo economico e di rilancio del territorio. I cittadini sono stanchi del lassismo dei nostri politici – conclude – il reddito pro capite della provincia di Caltanissetta e di Gela è il più basso tra quello di tutte le province italiane, il prodotto interno lordo locale è da anni in continua recessione nonostante la presenza di Raffineria, che per l’Eni macina milioni di euro di utili, mentre le royalties del petrolio rimpinguano le casse dello Stato. Occorre rilanciare l’economia del nostro territorio, elaborando un programma di sviluppo, attraverso le bonifiche delle aree inquinate dallo stabilimento, attraverso la realizzazione di un porto commerciale che preveda aree e servizi anche per le imbarcazioni da diporto, attraverso la costituzione di un interporto che in grandi aree commerciali possa assicurare da Gela il transito di merci italiane ed estere, in entrata e in uscita dal territorio. Occorre domandare con forza al governo nazionale e regionale la realizzazione di progetti approvati come l’autostrada Gela-Siracusa, progettare e finanziare infrastrutture locali, con collegamenti stradali e ferroviari superveloci con gli aeroporti di Comiso e di Catania. Bisogna dare alla città la fisionomia di un vero grande centro e non di un paese che è un insieme di costruzioni abusive e di contraddizioni urbanistiche”.

La nuova circonvallazione, che è stata appaltata, e le infrastrutture devono diventare un perno del territorio. Un “grande centro direzionale” che possa ospitare centri commerciali e mercati e ancora “insediamenti turistici”, per Scicolone saranno sinonimo di economia e di capacità di attrazione dai centri più vicini e non solo. Per arrivare agli obiettivi, secondo il gruppo di “Progetto Gela” c’è la necessità di superare la “politica di professione” e di non dare spazio “ai politici assenti e lontani dai problemi della gente”.

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