Agorà Provincia può rafforzarsi, forcing finale di Di Stefano e degli alleati: incontri e progetto plurale
I prossimi giorni, contornati dalle festività pasquali e dalle celebrazioni della passione, politicamente saranno un forcing finale

Gela. Sicuramente, in cima ai pensieri del primo cittadino e della sua giunta ci sono le tante incombenze del programma, a partire da un irrinunciabile bilancio stabilmente riequilibrato. Il sindaco Di Stefano attende di incontrare i tre nuovi revisori dei conti, sorteggiati la scorsa settimana e che dovranno insediarsi nell'arco dei prossimi giorni. Sul fronte politico, però, la sfida delle provinciali è ormai imminente. Sindaci e consiglieri comunali andranno al voto il prossimo 27 aprile. La gara è a tre, con Di Stefano alla guida della coalizione progressista e civica, adesso ampliata dai sì di Italia Viva e “Area civica” e con la possibilità di un accordo pure con il laboratorio politico “PeR”, fino a pochi giorni fa quasi impensabile ma che l'appello odierno del vicepresidente Ars Di Paola ha reso praticabile. Il segretario regionale di “Progressisti e rinnovatori”, Miguel Donegani, non ha per nulla chiuso, purché il perimetro sia puramente di centrosinistra. Riunirà i suoi e non è da escludere, poi, un tavolo con il sindaco e con gli alleati del “modello Provincia”. Di Stefano e Di Paola, al pari degli altri alleati e dei candidati al consiglio provinciale, in questi giorni saranno assorbiti in un tour de force, con incontri e interlocuzioni in più zone del territorio provinciale. Conquistare consensi, per battere la concorrenza del centrodestra a due teste, con le candidature del sindaco di Caltanissetta Tesauro (FI) e del primo cittadino niscemese Conti (FdI, Lega, Dc e Noi Moderati), per Di Stefano è essenziale. Da qualche settimana, ha intensificato le riunioni, in giro per i comuni, incassando l'appoggio di gruppi civici, come i nisseni di “Area Civica” che schierano il consigliere comunale Annalisa Petitto, e i mazzarinese di “Mazzarino lab”, che si rivedono nel progetto del sindaco gelese. Le convergenze non mancano con Pd e M5s, a partire dal “modello Gela”, e c'è il consenso appena reso pubblico dei renziani di Italia Viva. Se il laboratorio “PeR” dovesse convergere nella direzione di un'agorà, che può diventare provinciale, il centrosinistra sarebbe quasi del tutto ricostituito, rafforzato dalla voce civica che ha un peso non indifferente. Di Stefano, in più interventi, pure sabato scorso durante l'incontro con i renziani e con gli esponenti di “Area civica”, ha nuovamente richiamato il tema dei Comuni del Vallone e dell'esigenza di superare la condizione di isolamento infrastrutturale e non solo. Non esclude l'opzione di un ampliamento dell'area di crisi, proprio ai piccoli Comuni della zona nord. I prossimi giorni, contornati dalle festività pasquali e dalle celebrazioni della passione, politicamente saranno un forcing finale. Tra gli altri obiettivi, cercare di fare breccia, territoriale, tra le file dell'opposizione di centrodestra, schierata, a seconda dell'appartenenza di partito, con Tesauro o con Conti.