Gela. La città vuole e può rialzare la china, una opportunità importante arriva dai 20 milioni di euro che la regione sta per stanziare nell’ambito dell’agenda urbana. Gela e Vittoria, infatti, come già annunciato negli scorsi mesi, sono state tra le prime città siciliane ad aver costituito l’aggregazione territoriale nell’ambito dell’Agenda Urbana, l’intervento che consentirà alle macromunicipalità di intercettare le opportunità del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020. Complessivamente, i soldi destinati ai due comuni, sono 36 milioni di euro, di questi, come già detto, 20 sono solo per Gela e verranno utilizzati per la realizzazione dell’agenda digitale, energia sostenibile e qualità della vita, cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi, ed infine inclusione sociale. Tutti progetti che verranno finanziati e seguiti direttamente dal comune attraverso uno specifico sportello. La regione, invece, dopo avere emesso i fondi, avrà la funzione di supervisore. Nello specifico, i progetti riguardano la riorganizzazione digitale del comune con la realizzazione di Interventi finalizzati alla digitalizzazione per l’innovazione dei processi interni nei vari ambiti della Pubblica Amministrazione, che includano anche soluzioni integrate per le smart cities and communities per un costo complessivo di 800 mila euro. Inoltre, promuovere la digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione dei servizi digitali della PA per cittadini e imprese, in particolare nella scuola, nella sanità e nella giustizia, per un costo di 700 mila euro. Ed ancora, interventi finalizzati alla riduzione dei consumi di energia primaria e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per l’autoconsumo su edifici pubblici più energivori, con la realizzazione di: Interventi involucro edilizio, Interventi impiantistici, Interventi di fonti energetiche rinnovabili, per un costo di un milione di euro. Interventi simili, per un costo di 1 milione e mezzo di euro sono previsti anche per edifici come Ospedali, pubblica amministrazione e simili. Inoltre ancora, si procederà all’applicazione di innovazioni tecnologiche sulle infrastrutture del sistema di pubblica illuminazione finalizzate alla riduzione dei consumi energetici. Al fine di massimizzare l’impatto dell’intervento e di superare la logica tradizionale della semplice sostituzione dei punti luce i cui benefici non sono sempre apprezzabili, le azioni di efficientamento della pubblica illuminazione dovranno essere ricomprese nel quadro del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile degli enti locali, redatto nell’ambito dell’iniziativa Patto dei Sindaci. Per un costo di 3 milioni e mezzo di euro, oltre un altro milione e mezzo per altri interventi simili. Ed ancora, progetti destinati ad integrare gli spostamenti su bicicletta nei sistemi di mobilità sostenibile in comuni o aggregazioni di comuni con caratteristiche urbane. L’Azione è finalizzata alla riduzione dei carichi inquinanti del traffico urbano e promuove l’integrazione modale di diversi mezzi del trasporto collettivo. Inoltre favorisce il miglioramento del paesaggio urbano e la valorizzazione dei luoghi di rilevanza storica, culturale e naturalistica. L’Azione prevede la realizzazione di tracciati ciclopedonali secondo la normativa vigente in materia di sicurezza e tutela dell’utenza. Gli interventi potranno riguardare: incremento della rete ciclabile e ciclopedonale mediante la realizzazione di nuovi tratti con caratteristiche tecniche adeguate al contesto infrastrutturale, paesaggistico, storico e ambientale del territorio attraversato, nel rispetto della normativa di settore vigente; realizzazione di aree di sosta e parcheggi attrezzati dedicati alle biciclette; realizzazione di servizi strettamente funzionali all’utilizzo dell’infrastruttura ciclabile; installazione di dispositivi finalizzati al monitoraggio della mobilità ciclistica ed alla videosorveglianza della pista ciclopedonale, contro i furti delle biciclette e le aggressioni. Un progetto che richiede un costo di 800 mila euro.
La Regione intende avviare due distinte azioni volte da un lato ad intervenire sulle situazioni più critiche e dall’altro con azioni finalizzate al coinvolgimento delle popolazioni a rischio molto elevato in ambiti territoriali soggetti ad eventi meteorologici estremi.
Per la tipologia di Azione A saranno realizzati interventi strutturali di mitigazione del rischio geomorfologico, idraulico e di erosione costiera con progetti volti ad intervenire preferibilmente sulle cause del fenomeno in atto e sulla vulnerabilità degli elementi a rischio. In questo caso, il progetto interesserà l’intero Costone borsellino. La realizzazione del progetto ha un costo di 4 milioni di euro. Gli interventi comprenderanno progetti per la manutenzione straordinaria del reticolo idrografico, azioni volte al mantenimento e al ripristino della funzionalità ecologica, della funzionalità idraulica, l’inserimento di infrastrutture verdi finalizzate ad incidere sui fattori critici. Ed ancora progetto che prevedono l’allestimento, attraverso la dotazione di mezzi e attrezzature, degli edifici strategici destinati a centri funzionali e operativi nell’ambito della programmazione 2016-2018. Per un investimento di 500 mila euro.
L’Azione finanzia, mediante la concessione di un contributo a fondo perduto, la realizzazione di interventi finalizzati all’incremento della percentuale di bambini tra 0 e 3 anni che usufruiscono di servizi per l’infanzia. Previsti 2 milioni e mezzo di euro. Inoltre, già elaborati progetti che prevedono la realizzazione di interventi, anche a carattere pilota, relativi al potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari, di assistenza primaria e sanitari non ospedalieri, nelle aree urbane indicate dai documenti di programmazione. Ad esempio, l’adeguamento dei presidi di continuità assistenziali (guardie mediche) e loro collegamento in rete per ridurre gli accessi al ricovero ospedaliero, l’adeguamento dei consultori per il potenziamento della rete territoriale materno-infantile, collegamento in rete dei PUA (punto unico di accesso all’assistenza territoriale), progetti di telemedicina interoperabili anche per favorire la deistituzionalizzazione delle cure e l’equità nell’accesso alle cure. L’intero Iter, è stato seguito e curato da Tonino Collura, dirigente del settore grandi opere e sviluppo economico.