Acque reflue, tavolo con Ati, Caltaqua e deputazione: Fava, "può partire progetto"

Le acque reflue, ormai da anni, sono considerate l'unica alternativa a dighe che non garantiscono gli approvvigionamenti necessari, soprattutto nelle aree rurali

23 maggio 2025 12:50
Acque reflue, tavolo con Ati, Caltaqua e deputazione: Fava, "può partire progetto" -
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Gela. Un tavolo tecnico ma anche politico per aprire definitivamente la strada del ciclo delle acque reflue. Il percorso aveva preso un primo via lo scorso anno, con l'avvento dell'amministrazione Di Stefano, appena insediata, e su iniziativa prevalentemente dei dem. Il vicesindaco Giuseppe Fava, che fu tra i primi a occuparsene insieme all'ex assessore Arancio e al consigliere comunale del partito Cuvato, ha preso ancora l'iniziativa. È stato lui infatti a disporre la convocazione del tavolo. È previsto per la prossima settimana ma potrebbe slittare, per un impegno pregresso del presidente Ati Conti, che intende prendere parte al confronto. "Oltre ad Ati - dice Fava - ho convocato Caltaqua, i deputati del territorio e il privato che ha avanzato una manifestazione di interesse per un progetto sul ciclo delle acque reflue. Ho informato il sindaco Di Stefano". Le acque reflue, ormai da anni, sono considerate l'unica alternativa a dighe che non garantiscono gli approvvigionamenti necessari, soprattutto nelle aree rurali. Un perno potrebbe essere la produzione del sistema consortile, all'interno del polo Eni, ma i lavori sono fermi da tempo. "L'idea è di partire con il depuratore di Macchitella, visti i ritardi per il raddoppio del consortile - sottolinea Fava - possiamo disporre di un milione di metri cubi di acqua non utilizzati. Da lì, si può far arrivare le acque reflue all'area dove doveva sorgere l'ex polo Ciliegino, per alimentarla e attrarre investitori. Dobbiamo puntare sulle acque reflue, per noi è essenziale. Vogliamo parlare con tutte le parti, compresa l'Ati".

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