Accordo di programma per gli investimenti, sindaco ha firmato il testo definitivo

Gela.  Il rinnovo dell'accordo di programma per gli investimenti nell'area di crisi complessa era stato deciso a inizio anno, con l'assenso del governo nazionale e di quello regionale. Nell'ottobre del 2024, infatti, era scaduto, a conclusione di una precedente proroga. Sul piatto rimangono circa ventuno milioni di euro, ad oggi mai spesi né destinati agli investimenti sul territorio. In giornata, il sindaco Di Stefano ha apposto la propria firma sul testo definitivo dell'accordo, ultimo passaggio istituzionale affinché sia pienamente in essere. Tutte le altre parti, ad eccezione della sola Invitalia, hanno già sottoscritto l'accordo rinnovato. E' in corso, ormai da quasi due anni, la selezione dei progetti finanziabili per investimenti nei territori dell'area di crisi, che tocca oltre venti Comuni. Per ora, i risultati raggiunti non danno molto spazio all'ottimismo. Solo un investimento selezionato con il primo bando, è andato a buon fine, con la nascita di un'attività imprenditoriale nel ciclo del packaging. Per il resto, null'altro, in attesa di capire quale sarà il responso definitivo del secondo avviso. L'amministrazione comunale vuole insistere per avviare un percorso di “animazione territoriale”, che consenta a imprenditori e aziende locali di essere accompagnati verso il traguardo degli investimenti. Non c'è mai stato nemmeno uno sportello informativo. L'accordo di programma si lega alla riconversione del sito Eni, concretizzata ormai oltre dieci anni fa. Risultati concreti, per nuovi insediamenti e investimenti alternativi a quelli di Eni, latitano decisamente. Tante aziende, come spesso denunciato dal senatore Pietro Lorefice, a causa dei ritardi e dei tempi sempre più lunghi hanno desistito e la normativa alla base dell'accordo di programma non ha mai convinto del tutto.