Accesso abusivo ai sistemi delle forze dell’ordine, chiesta condanna per un carabiniere

 
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Gela. Per la procura, avrebbe effettuato accessi abusivi al sistema Sdi delle forze dell’ordine ma non per ragioni di servizio o investigative. Motivi che hanno indotto il pm Luigi Lo Valvo a richiedere la condanna ad un anno e sei mesi per un quarantenne, carabiniere in servizio fuori città. Stando alle contestazioni, avrebbe agito per acquisire informazioni e dati sull’ex moglie e su alcuni familiari della donna. Anche conoscenti della ex avrebbero ricevuto controlli, ritenuti anomali. Il pm ha ripercorso la vicenda, confermando che il carabiniere si sarebbe mosso in autonomia senza esigenze di servizio. L’ex moglie e i familiari sono parti civili, con i legali Eleanna Parasiliti Molica, Giuseppe Messina e Giovanni Di Giovanni.

Le difese escludono irregolarità finalizzate al controllo a danno della ex e dei familiari. Il militare dell’arma è rappresentato dagli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui. In aula, per le conclusioni delle altre parti si tornerà a dicembre. La procura ha richiesto la trasmissione degli atti a carico di un altro carabiniere in pensione, che avrebbe rilasciato false dichiarazioni in aula.

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