Gela. Denunciata per un presunto allaccio abusivo alla rete idrica dopo che l’utenza era stata staccata per morosità.
E’ arrivata l’assoluzione. Peccato, però, che la denuncia fosse partita da un semplice operatore dell’azienda Caltaqua e, in ogni caso, l’utenza abusivamente ricollegata non fosse intestata alla donna finita a processo davanti al giudice Manuela Matta. L’imputa doveva rispondere di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ma è arrivata l’assoluzione da parte del giudice. In questo modo, è stata accolta la linea di difesa portata avanti dal suo legale di fiducia, l’avvocato Rocco Di Dio.
Una denuncia carente. Stando proprio alla difesa, la carenza della denuncia si sarebbe concretizzata nel fatto che a sporgerla fu un operatore intervenuto sul posto e non, invece, il legale rappresentante della società Caltaqua come previsto dalla normativa in materia. Inoltre, l’utenza finita al centro del dibattimento non era mai stata intestata all’imputata ma ad altri utenti. Elementi che hanno fatto pendere la bilancia in favore della donna. Si tratta di uno dei tanti casi che, soprattutto negli scorsi anni, hanno coinvolto diversi utenti finiti al centro di altrettanti procedimenti penali.