Gela. C’è la volontà politica di andare avanti sul progetto Macchitella Lab, così da ospitare i corsi universitari della Kore di Enna, oppure sarà solo “ai fantasmi” che l’amministrazione vorrà rivolgersi? L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano torna a premere sul tasto del polo riconvertito, sulla carta destinato ad incubatore di start up e appunto a sede per i corsi della Kore. “Se è vero che a Macchitella lab, oggi, potevano esserci gli studenti e invece ci sono i fantasmi, è altrettanto vero che l’università Kore è ancora interessata al territorio. Lo era anche lo scorso anno quando ha scelto di organizzare, per la prima volta, una giornata di orientamento in città, svoltasi all’interno dello “Youth center” di proprietà del Comune che accolse tanti giovani studenti della città accompagnati dalle famiglie – dice Di Stefano – c’era pieno interesse anche quando l’università scelse di organizzare le prime lezioni sempre allo “Youth center”, nell’attesa che Macchitella Lab, al cui interno i lavori di riqualificazione furono conclusi tre anni fa, aprisse ufficialmente i battenti, salvo poi inspiegabilmente decidere di lasciare i locali con l’aggravante che probabilmente non si è fatto di tutto per evitarlo. È interessata evidentemente anche adesso ma con una novità preoccupante. La Kore quest’anno ha organizzato la giornata dell’orientamento, segno evidentemente che su Gela ha un bacino di utenza non indifferente come tutti sappiamo. La giornata, però , questa volta non è stata organizzata nei locali del Comune ma in quelli della Raffineria. Il Comune non c’è”. Un vuoto allarmante, secondo l’esponente di “Una Buona Idea”.
“C’è un fatto quindi, Kore ed Eni hanno ancora interesse e questa è certamente una buona notizia ma il Comune ce l’ha? La locandina della giornata è emblematica, un rapporto interrotto bruscamente e che si è sostanziato sia nel silenzio su Macchitella Lab sia sulla giornata dell’orientamento che questa volta non vede il Comune parte attiva e che altro non è che la logica conseguenza di quel rapporto interrotto – aggiunge Di Stefano – sicuramente, se proprio devo dirla tutta, personalmente avrei preferito che la giornata dell’orientamento, l’anno scorso tenutasi nei locali di proprietà del Comune nell’attesa dell’apertura di Macchitella Lab, quest’anno si svolgesse proprio nella struttura nuova di zecca della nostra università. Questo avrebbe significato traguardare verso l’apertura di un presidio di istruzione e quindi di legalità perché tutta questa società moribonda nella quale accade di tutto non ha altra arma contro la delinquenza se non l’istruzione che è sempre l’avamposto della legalità”. L’ex assessore, insieme al gruppo di riferimento, sempre in prima fila a spingere per l’avvio dell’ex casa albergo Eni, attende inoltre l’incontro annunciato dal sindaco Greco. “Sono felice di sapere che Eni e Kore stiano continuando a mantenere il dialogo e stiano organizzando ancora delle iniziative nella nostra città. Il Comune invece è uno spettatore? La domanda non è tendenziosa, è logica e doverosa – conclude – come è doveroso inoltre specificare che siamo ancora in attesa di quell’incontro che il sindaco avrebbe dovuto organizzare con la parti in causa per uscire dall’immobilismo e dal silenzio che sul tema la fa da padrone da troppo tempo. Per quanto ancora i fantasmi avranno residenza a Macchitella Lab? Se Kore, legittimamente, organizza un’altra giornata dell’orientamento e noi non siamo parte attiva, non ci rimane che organizzare la giornata dell’orientamento per i fantasmi?”.