Gela. Attendeva di ricevere uno smartphone di ultima generazione dopo aver pagato cinquecento euro: alla fine, si ritrovò tra le mani una scatola completamente vuota. Quello che riteneva un vero e proprio affare, messo a segno tramite i sistemi d’asta on line di Ebay, si tramutò in una truffa a tutti gli effetti.
Adesso, però, un giovane studente univesitario potrebbe ottenere il risarcimento chiesto dopo aver denunciato proprio i responsabili della multinazionele delle vendite on line Ebay. La denuncia scattò subito dopo essersi accorto della beffa subita.
Insieme al suo legale di fiducia, l’avvocato Riccardo Lana, ha scelto di rivalersi proprio sui manager dell’azienda statunitense, colpevoli di non aver adeguatamente vigilato sulle effettive condizioni dell’offerta postata dall’inserzionista-truffatore. Una proposta, peraltro, contornata da una serie di recensioni positive sull’affidabilità del venditore.
Chiamati in causa dallo studente universitario, rivoltosi agli agenti della polizia postale, i responsabili del gruppo statunitense hanno scelto di mediare. Proprio in queste settimane, la spiacevole vicenda, con tanto di smartphone mai ricevuto, potrebbe concludersi: garantendo al giovane raggirato il risarcimento chiesto.
