Gela. Avrebbe avuto nel sangue un tasso alcolemico superiore di ben cinque volte quello previsto dalla normativa in materia. Sarebbe stato il giovane E.L.C. a schiantarsi a bordo della sue vettura contro una Renault Clio parcheggiata in via Taranto, nella zona del quartiere di Caposoprano.
Per rispondere di quei fatti, il giovane è finito sotto processo davanti al giudice Manuela Matta. Lo schianto si verificò nel dicembre di due anni fa: impauriti dall’accaduto, i residenti della zona chiesero l’intervento dei carabinieri del reparto territoriale.
Sul posto, venne ritrovata la vettura condotta dall’imputato che, a causa del violento impatto, non dava segni di vita. I particolari di quella turbolenta serata sono stati descritti in aula da due testimoni oculari.
Entrambi, rispondendo alle domande formulate dal pubblico ministero Giampiero Cortese, hanno confermato che alla guida dell’autovettura fuori controllo si trovava proprio E.L.C. La percentuale anomala del tasso alcolemico registrato nell’organismo dell’imputato è stata indicata, invece, da uno dei carabinieri intervenuti sul posto. Adesso, il dibattimento è stato aggiornato all’udienza del prossimo 5 maggio.
