Gela. Rilasciate, sospese, di nuovo rilasciate e ancora sospese. Le concessioni edilizie per costruire. Al centro della vicenda, le concessioni edilizie per la realizzazione di un complesso residenziale in contrada Femmina Morta. Adesso, i titolari dell’azienda edile impegnata nei lavori per la costruzione di sedici villette chiedono i danni al Comune. Il progetto edilizio venne regolarmente approvato dal consiglio comunale quasi sei anni fa. Gli uffici tecnici, così, rilasciarono due concessioni edilizie: una per le opere di urbanizzazione e l’altra per costruire le villette. La procedura, però, divenne sempre più farraginosa perché, secondo i tecnici del municipio, c’era la necessità di ottenere la valutazione ambientale strategica prima di dare il via libera definitivo al piano di lottizzazione. Un tira e molla finito davanti ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo che diedero ragione agli imprenditori, bocciando i provvedimenti firmati dai tecnici comunali. Per questa ragione, proprio il gruppo edile si è nuovamente rivolto ai giudici palermitani chiedendo che venga riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. Dagli accertamenti compiuti, infatti, emerse che il progetto costruttivo, pur ricadendo in un’area sottoposta a vincoli Sic e Zps, non avrebbe prodotto “incidenze significative” sull’area. Verifiche che erano state effettuate prima di rilasciare le concessioni edilizie. Per questa ragione, si ritornerà davanti ai giudici.