Gela. Il tavolo tecnico, tenutosi in Regione mercoledì, ha confermato che il governo Musumeci ritiene strategico il sito di Timpazzo, in una fase emergenziale per la gestione del ciclo dei rifiuti sull’isola. Indicazioni precise sulla fine di questa fase, ancora non ce ne sono e un primo vero aggiornamento si potrà avere solo a metà novembre. A Timpazzo, attualmente, arrivano conferimenti, per quantitativi fino a 3.400 tonnellate a settimana. Chiaramente, senza indicazioni precise sullo stop ai conferimenti ulteriori, anche i vertici della Srr4 vogliono avere dati precisi, soprattutto per capire se possa sussistere un pericolo imminente di saturazione della piattaforma, gestista dalla “Impianti Srr”. L’amministratore della società in house, l’ingegnere Giovanna Picone, al tavolo palermitano ha spiegato che attualmente, con i sistemi in atto, i conferimenti ulteriori occupano il 6 per cento totale della volumetria della vasca di Timpazzo. Già a fine settembre, il consiglio di amministrazione della Srr4, presieduto dal sindaco di Butera Filippo Balbo, ha disposto verifiche tecniche. Una relazione dettagliata è stata chiesta proprio alla “Impianti Srr”. Per i sindaci del cda, serve una proiezione dei tempi di esaurimento, nell’ipotesi di conferimenti per 950 tonnellate giornaliere, per 450 tonnellate e ancora nel caso di carichi che giungano esclusivamente dai Comuni dell’ambito. La decisione del cda è stata formalizzata a fine settembre. Domani, invece, è in programma una nuova assemblea della Srr4, che probabilmente servirà a fare il bilancio di quanto emerso dal tavolo tecnico di mercoledì.
Non è solo il fronte Timpazzo, comunque, che incide sull’attuale governance del ciclo locale dei rifiuti. Il nuovo servizio di raccolta e smaltimento, almeno nei Comuni più piccoli, dovrebbe partire entro fine anno. La procedura, invece, si protrarrà per Gela. Servono mezzi che le società di leasing, alle quali si è rivolta la “Impianti Srr” (che gestirà in house il servizio), potranno far avere non prima di febbraio. Almeno è questa la stima di massima dei vertici della “Impianti”. Senza mezzi idonei, a copertura del servizio per il Comune più grande dell’ambito, le attività non possono partire. Di conseguenza, il sindaco Greco dovrà quasi sicuramente procedere con una nuova proroga a Tekra.