Butera. Diciannove, tra attuali ed ex dipendenti del comune di Butera, sono chiamati a rispondere di truffa aggravata in concorso davanti al giudice del tribunale di Gela Domenico Stilo.
Ieri mattina, si è aperto il dibattimento a loro carico. Stando alle accuse mosse dai magistrati della procura, i dipendenti comunali avrebbero impropriamente utilizzato i loro badge di presenza: timbrando e successivamente allontanandosi dagli uffici di competenza per svolgere faccende personali o, addirittura, acquisendo la presenza attraverso loro stretti parenti.§
L’ente comunale si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento dei danni in denaro. Così, davanti al giudice gelese, sono chiamati a rispondere Ignazio Buttiglieri, Paolo Caltavituro, Serafina Daino, Grazia Dellaria, Rocco Donzella, Patrizia Federico, Gaspare Garufo, Luigi Giarrizzo, Gaetano Spiteri, Adriana Tallarita, Brunello Spiteri, Gaetano Guarnaccia, Carmela Murando, Giuseppe Pisano, Daniela Riggio, Angelo Sciandrù, Concetta Zaffonte, Maria Teresa Tallarita e Carmela Trovato.
Si tratta solo di una parte dei trentatré dipendenti finiti al centro dell’indagine, avviata nel maggio di tre anni fa dai magistrati della procura di Gela assistiti dai carabinieri del reparto territoriale. Le presunte presenze “allegre” vennero ricostruite utilizzando le immagini riprese, per oltre un anno, dagli investigatori. Elementi che hanno contribuito a far scattare i primi provvedimenti.
Alcuni degli indagati, tramite i rispettivi legali, hanno scelto di definire già prima dell’apertura del dibattimento le loro posizioni. Ieri mattina, i difensori dei diciannove imputati hanno formulato le loro richieste istruttorie davanti al giudice Stilo.
E’ stata depositata una cospicua quantità di documenti che dovrebbe essere utilizzata per giustificare le assenze dal posto di lavoro o, comunque, i repentini allontanamenti da Palazzo di Città. Richieste istruttorie che sono state inoltrate anche dal pubblico ministero Pamela Cellura.
Tra i legali che formano il collegio difensivo ci sono gli avvocati Rocco Guarnaccia, Flavio Sinatra, Aldo Bonadonna, Gaetano Carluzzo, Antonio Gagliano, Rita Calò e Alfredo D’Aparo. A conclusione delle richieste giunte sia dalle difese che dalla pubblica accusa, il giudice Domenico Stilo ha deciso di rinviare il dibattimento all’udienza del prossimo 2 aprile. In questo modo, inizieranno ad essere sentiti i primi testimoni.
