Strisce blu affidate alla Ghelas, gli ex addetti alla sosta si incatenano

 
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Gli ex lavoratori hanno più volte chiesto di rientrare

Gela. Sale la tensione tra gli ex lavoratori della sosta a pagamento. Questa mattina, sostenuti dai sindacalisti della Filcams Cgil, hanno deciso di incatenarsi davanti agli uffici della Ghelas, la multiservizi che gestirà il servizio dopo l’affidamento disposto dal commissario Rosario Arena.

Da mesi, chiedono di rientrare e di essere assorbiti nella società in house. La segretaria Filcams spinge per l’attuazione della clausola sociale che salvaguardi i posti di lavoro.

2 Commenti

  1. È una vera follia pensare che la Ghelas possa ripianare il proprio debito di circa 3 milioni di euro attraverso le entrate dalle strisce blu. È più probabile che lieviti il debito. Auguro soltanto che questi scienziati che in questo momento sono a capo dell’ente pubblico e che fra un po’ andranno via, non facciano maggiori danni. Chi pagherebbe sarebbero ancora una volta i lavoratori. Ma tanto a loro non importa un fico secco.
    Vergogna

  2. Ha fatto bene il Commissario Straordinario ad affidare alla Ghelas Multiservizi, che è una Società partecipata del Comune e non un’azienda privata ( come la Blue Line S.r.l. ), la gestione delle strisce blu. E questo indipendentemente dalla situazione debitoria in cui, attualmente, si trova.
    La verità vera è un’altra: “…a mangiughia finiu”( espressione molto cara all’ex Sindaco ed ex Presidente della Regione, Rosario Crocetta ), ma c’è chi non vuole rassegnarsi e strumentalizza gli ex addetti alla sosta.
    Questa si che è una vergogna!

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