Gela. Ha scelto di non rispondere alle domande formulate dal giudice delle indagini preliminari Fabrizio Molinari. Il ventitreenne Graziano Gaspare Romano, ritenuto il responsabile del tentato omicidio del ventiquattrenne Igland Bodinaku, si è trincerato nel silenzio.
Il gip Molinari e il pubblico ministero Serafina Cannatà avrebbero dovuto sentirlo nel carcere di contrada Balate dove è stato trasferito subito dopo l’arresto. Il fermo, intanto, è stato convalidato. Romano si è presentato davanti al giudice assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Brentino. Bodinaku venne raggiunto da tre proiettili davanti la sua abitazione di via Minardi, nel quartiere di Sant’Ippolito.
Non è da escludere, adesso, che proprio il difensore decida di proporre riesame davanti alla conferma dell’arresto.