Gela. La commissione affari generali attendeva di poter discutere in aula il nuovo regolamento sulla sosta a pagamento, sul quale ha lavorato per mesi, ma adesso si trova con un servizio già riattivato e con la fissazione delle tariffe anche per gli abbonamenti annuali dei residenti. Un’accelerazione che secondo i consiglieri di opposizione Paola Giudice e Salvatore Scerra, componenti della commissione, si poteva evitare. “Nella qualità di componenti della prima commissione affari generali – dicono – non possiamo che dirci delusi ed amareggiati per la grave noncuranza nei confronti del ruolo che ognuno di noi espleta nel mandato conferitogli dagli elettori. Andando per ordine e per restare all’ultimo episodio cui ci riferiamo la commissione di cui ci onoriamo di far parte ha lavorato alacremente al regolamento per la sosta a pagamento – dicono – lavoro che è terminato con il deposito del regolamento ai primi di marzo, lavoro per nulla semplice per cercare di venire incontro alle varie esigenze dei concittadini rispetto anche alla zona in cui si lavora o abita, lavoro che si è arenato nelle pieghe della burocrazia comunale e che nell’emergenza che stiamo vivendo si è pattuito di non portare in consiglio comunale finché non sarà convocato fisicamente in aula e per dare priorità assoluta all’emergenza Covid, visto e considerato che le strisce blu erano sospese fino a data da destinarsi”. Invece, ora è tutto riattivato, ma senza il nuovo regolamento.
Per i due consiglieri la decisione della giunta crea solo confusione e non rispetta i principi, non scritti, della collaborazione istituzionale. “Tutto ciò poteva essere evitato semplicemente mettendo in atto la tanto auspicata collaborazione tra l’organo amministrativo e quello consiliare – aggiungono – che è palese essere solo fumo negli occhi nei confronti della città ma che nei fatti si traduce, o meglio vorrebbe tradursi, nel pensiero unico, che ci spiace non ci appartiene”. Nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale, già il presidente della commissione Vincenzo Casciana aveva fatto capire di non concordare con la decisione di riattivare da subito il servizio di strisce blu.
