Gela. E’ scattato il settantesimo giorno di protesta dell’imprenditore Emilio Missuto che, già negli scorsi mesi, era rimasto in presidio davanti palazzo di giustizia in attesa di avere risposte
sui tanti crediti ancora vantati da diverse amministrazioni pubbliche, comprese alcune locali, che hanno messo in ginocchio le sue aziende.
L’Imu da 24 mila euro. Il caso, adesso, diventa ancor più paradossale. Lo stato che lo ha messo in enormi difficoltà economiche gli chiede anche 24 mila euro a titolo di Imu.
“E’ tutto paradossale – spiega l’imprenditore – da almeno due anni mi stanno facendo lottare per non morire economicamente e cercare di tutelare i miei dipendenti. Le risposte non arrivano. Io sono in sciopero della fame e mi concedo solo ed esclusivamente tre bicchieri di latte al giorno. Ora, dovrò pagare 24 mila euro per lo stabilimento che ho aperto e subito bloccato perché le amministrazioni pubbliche per le quali ho lavorato non mi hanno ancora pagato”.
Alla presidenza della repubblica. Intanto, la protesta di Missuto che continua a dormire all’interno di un camion in sosta nel parcheggio di palazzo di giustizia prosegue a Roma. “Mi recherò nuovamente alla presidenza della repubblica – conclude – ma, questa volta, chiedo risposte certe. A questo punto, sono pronto allo sciopero della sete. Non ce la faccio più. Sono stanco”.
