Quotidiano di Gela

"Sentenza granitica, chiara incompatibilità Cosentino", Cafà: "A sinistra ma non chiudo al dialogo con Pd, M5s e civici"

“Se Cosentino decidesse di dimettersi – dice Cafà – andrebbe incontro a un'uscita assai onorevole. La sentenza, ribadisco, è fin troppo chiara”

A cura di Rosario Cauchi
11 aprile 2025 18:36
"Sentenza granitica, chiara incompatibilità Cosentino", Cafà: "A sinistra ma non chiudo al dialogo con Pd, M5s e civici" - Paolo Cafà
Paolo Cafà
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Gela. “Una sentenza con motivazioni granitiche, che accoglie in pieno le richieste che ho avanzato”. All'indomani della decisione del collegio della sezione civile del tribunale, che ha dichiarato la decadenza del consigliere indipendente Grazia Cosentino, ritenuta incompatibile con il ruolo nell'assise civica, l'avvocato Paolo Cafà, che ha avanzato il ricorso insieme a due esponenti del laboratorio politico “PeR”, è ancora più certo della fondatezza di quanto reclamato in giudizio. “L'incompatibilità, sotto il profilo oggettivo e sotto quello soggettivo, è stata pienamente ricostruita – dice – era evidente e mi sentivo sicuro rispetto alle richieste, peraltro avanzate producendo un'infinità di atti e documenti ufficiali, che attestano senza ombra di dubbio le funzioni svolte dall'ingegnere Cosentino in Impianti Srr, società che gestisce il servizio rifiuti ed è controllata dalla Srr4, della quale è socio anche il Comune di Gela. Le funzioni svolte dal consigliere Cosentino, in Impianti Srr, sono pienamente di coordinamento, pure come rup, indipendentemente dal fatto che sussista un amministratore della società. I giudici sono chiari”. Gli stessi magistrati riconoscono la piena legittimità di Cafà ad occupare il seggio inizialmente assegnato a Cosentino. “Se si sostiene il contrario ci si aggrappa a ragionamenti, esternati peraltro da chi svolge una professione legale, che lasciano sbalorditi – continua – forse, qualcuno cerca un momento di notorietà. Anche applicando il metodo D'Hondt, si conferma il seggio per la lista di PeR”. Se Cafà varcherà la soglia dell'aula consiliare, prendendo posto tra gli scranni, andrà a collocarsi in un contesto politico che lui stesso definisce “di sinistra”. “Io sono un esponente di sinistra – aggiunge – sono stato cofondatore di “PeR” e mi sono candidato alle amministrative in quella lista, come esponente di Sinistra Italiana. Io sono collocato in quell'area ma questo non significa che non si debba coltivare un dialogo con un centrosinistra vero, coerente. Sono pronto a confrontarmi con il Pd, con i cinquestelle e con i civici di “Una Buona Idea”, purché si ragioni ritornando all'agorà originaria. Attualmente, in giunta, ci sono diversi esponenti che erano già a sostegno dell'ex sindaco Greco. Abbiamo inoltre Azione, che a livello nazionale dialoga con Fratelli d'Italia, l'Mpa, che è nel governo regionale di centrodestra, e “Sud chiama nord” che deve fare i conti con le mosse da funambolo politico di De Luca, ora legato al centrodestra. Il “modello Gela” ha delle evidenti criticità ma non devo essere io a risolverle. Spetta a chi ne fa parte. Per il resto, sono pronto a dialogare, in un'ottica di centrosinistra coerente”. Infine, l'avvocato fa una valutazione su Cosentino, sulla scorta della sentenza emessa dai giudici, che può ancora essere impugnata dall'ingegnere. “Se decidesse di dimettersi – conclude Cafà – andrebbe incontro a un'uscita assai onorevole. La sentenza, ribadisco, è fin troppo chiara”. Le dimissioni di Cosentino sono l'opzione migliore pure per il gruppo provinciale di Sinistra Italiana. “Sinistra Italiana accoglie con piena soddisfazione la sentenza del tribunale civile di Gela che ha accolto integralmente il ricorso presentato dal nostro compagno, avvocato Paolo Cafà, candidato nella lista “PeR”, riconoscendo l’incompatibilità del consigliere Grazia Cosentino e disponendone la decadenza con contestuale surroga. Si tratta di una decisione importante – dice Romeo Bonsignore - che ristabilisce la legittimità democratica all’interno del consiglio comunale di Gela, ripristina il principio della rappresentatività costituzionale e del corretto e buon funzionamento del consiglio comunale ai sensi dell'articolo 97 della carta costituzionale. Un atto di giustizia che restituisce piena rappresentanza ai cittadini e riporta equilibrio nelle istituzioni locali. Siamo fiduciosi che il consigliere Cosentino, consapevole della responsabilità politica e istituzionale che le compete, vorrà procedere senza ulteriori indugi a rassegnare le dimissioni senza ulteriori lungaggini burocratiche. Rivolgiamo pertanto un appello al consigliere Cosentino affinché prenda atto con immediatezza dell’esito della sentenza e proceda, con senso di responsabilità, alle dimissioni”.

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