Gela. La carenza di personale rischia di compromettere la qualità del servizio al Pronto soccorso. Nonostante le recenti migliorie volute dal direttore di presidio, Luciano Fiorella, i medici dell’unità operativa di pronto soccorso sono costretti ai doppi turni e orari estenuanti.
I 14 medici previsti in pianta organica (13 e un dirigente di struttura) sono una chimera. Attualmente, tra malattie e concedi, il pronto soccorso può contare solo di cinque medici. Uno dei quali con la valigia in mano, con un “trasfert” valido per l’ospedale di Catania.
La situazione è resa ancora più grave per la carenza di portantini che sfocia con lunghe attese in corsia prima di essere sottoposti ad esami in altri reparti. In alcuni casi le dimissioni avvengono dopo cinque ore.
