Gela. I numeri dei pro-Greco, in aula consiliare, continuano ad essere assai risicati. Atti fondamentali come il Pef e la relativa variazione di bilancio, al pari di quella per le linee di finanziamento Pnrr, sono passati in quest’ultima tornata quasi esclusivamente per l’azione dei “responsabili” (progressisti e civici in primis) che hanno garantito la presenza in aula. In serata, però, dopo che ieri il numero legale era venuto meno (nel post voto sullo statuto dell’Unione dei Comuni e sulla variazione Pef), la soglia si è fatta ancora più tortuosa. Il provvedimento sull’Imu è stato approvato con sette voti favorevoli e l’astensione di progressisti e civici (che hanno comunque garantito la presenza). Il centrodestra d’opposizione in aula non c’era proprio. I pochi esponenti d’area presenti hanno poi lasciato i lavori. Sulle integrazioni del regolamento Tari per i rifiuti, i numeri non hanno retto.
I pro-Greco, su proposta dell’indipendente Luigi Di Dio, così come aveva già indicato il presidente Salvatore Sammito, hanno scelto di far votare per intero il regolamento, dopo la presentazione dell’atto da parte dell’assessore Mariangela Faraci e l’intervento anche del sindaco Lucio Greco e della funzionaria che segue il settore finanziario. Si è toccato il tasto della premialità per la raccolta differenziata, che Greco ha assicurato verrà garantita con il nuovo servizio in house. Al momento della conta, non c’era il consigliere progressista Alessandra Ascia e nove voti non sono bastati. Nel corso della seduta si sono notate assenze anche tra le fila dei consiglieri che stanno con il primo cittadino. Sarà necessaria una nuova convocazione. Sul regolamento Tari, l’assessore Faraci ha riferito che il termine per l’approvazione è fissato a fine mese. Lunedì si torna nuovamente in aula. Sammito ha subito proceduto ad una nuova convocazione per cercare di approvare il regolamento Tari entro la scadenza di fine mese.
