Personale Asp non vaccinato, dipendenti sospesi: “Per ora impossibile ricollocarli”

 
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Gela. I numeri precisi non sono stati divulgati. Però, la direzione generale di Asp ha deciso, con un provvedimento ufficiale, sottoscritto dal manager Alessandro Caltagirone, di disporre la sospensione dei dipendenti, anche sanitari, che non abbiano ancora adempiuto all’obbligo vaccinale, contro il contagio da Covid. Dalla ricognizione affidata al responsabile della gestione delle risorse umane di Asp, è emerso che non ci sono collocazioni alternative per il personale che non è ancora vaccinato contro il Covid-19. Una decisione che riguarda tutte le strutture di Asp sul territorio provinciale. La normativa in materia, prevede un’eventuale collocazione in attività interne che non comportino il contatto con utenti o pazienti, proprio per evitare il rischio contagio. Nelle strutture di Asp non c’è però la possibilità di trovare collocazioni diverse per il personale che ancora è nell’elenco di quello “inosservante” l’obbligo vaccinale (la precedenza in questi casi spetta senza decurtazione retributiva a chi non possa sottoporsi a vaccinazione per comprovate ragioni di salute).

Nel provvedimento, che dispone la sospensione fino a quando chi non l’ha ancora fatto non provveda a vaccinarsi o “fino al completamento del piano vaccinale nazionale”, comunque non oltre il prossimo 31 dicembre, si cita “l’impossibilità di ricollocare i sanitari di cui all’allegato “A” in postazioni di lavoro, con mansioni anche diverse, che non implichino di svolgere prestazioni o mansioni con contatti interpersonali o comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-Cov-2”. L’allegato “A” è proprio quello che riporta l’elenco del personale non vaccinato, che per ragioni di privacy non è stato reso noto. Motivi che hanno portato a disporre la “sospensione dal servizio dei dipendenti di cui all’allegato “A” fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31.12.2021, precisando – è riportato nel provvedimento – che, in caso di giustificata assenza diversa dalle ferie o permesso ordinario o recupero orario, la sospensione avrà decorrenza differita al momento del rientro”.

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