Gela. Partiranno in settimana gli interrogatori dei coinvolti nel blitz che ha permesso ai carabinieri e ai pm della Dda di Caltanissetta di fare luce su un presunto traffico di droga, che pare avesse come centri di rifornimento sia Catania sia la Calabria. I coinvolti saranno sentiti davanti al gip del tribunale di Caltanissetta. Sono stati ricostruiti diversi viaggi, secondo gli inquirenti finalizzati all’affare degli stupefacenti. I punti di riferimento sembra fossero Crocifisso Di Gennaro, già detenuto per i fatti dell’inchiesta “Ianus” (è considerato alla testa del gruppo Emmanuello), e il giovane Michael Liardo, inizialmente indagato per il tentato omicidio di via Venezia, quando furono esplosi colpi di arma da fuoco contro la vettura di Salvatore Azzarelli e della sorella, ma poi tornato in libertà con l’annullamento dell’ordinanza (si trovava fuori città quando venne attuata l’azione). I contatti per la droga erano frequenti e i pusher spesso all’opera.
In alcuni casi, sembra che quantitativi di sostanza stupefacente venissero nascosti in garage e addirittura in una palestra. Liardo insieme ad un minore avrebbe usato il nascondiglio della palestra per un quantitativo di hashish.