Gela. Domani sera chiuderà il parcheggio Arena, realizzato quasi contemporaneamente al multipiano Caposoprano e mai entrati in funzione. Oltre 16 milioni di euro andati in fumo. Il parcheggio Arena era rimasto accessibile solo al piano superiore, ma in condizioni precarie, nonostante un ulteriore investimento da 60 mila euro per la messa in sicurezza e la definitiva apertura al pubblico. Le 40 telecamere e la realizzazione dell’impianto elettrico fatte istallare, nell’estate 2016 dalla società municipalizzata Ghelas, non sono servite a colmare l’assenza dell’ascensore e delle autorizzazioni. Eppure ad agosto di due anni fa l’amministrazione comunale, con l’ormai ex assessore Francesco Salinitro, aveva inutilmente auspicato l’utilizzo di tutto il parcheggio multipiano pur non disponendo dell’agibilità e del collaudo degli impianti realizzati, compreso l’antincendio. Nei giorni scorsi, a decretare il tentativo fallimentare di utilizzo della struttura pubblica è stato il rup del Comune, Luigi Buttiglieri, a seguito di un sopralluogo congiunto con i vertici della Blue Line, società che gestisce il servizio di sosta a pagamento e amministrata da Rocco D’Assenza.
“Mercoledì (31 gennaio 2018) alle 20 saremo costretti a chiudere il parcheggio Arena – assicura D’Assenza – I cancelli di tutti gli accessi resteranno sbarrati ma non le scale di emergenza che rimangono un percorso incontrollato. Onestamente mi hanno esonerato dall’incombenza di gestire una struttura inutilizzabile e costantemente vandalizzata. Otto mesi fa avevo segnalato l’assenza dell’energia elettrica che impedisce l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza e il funzionamento dell’antincendio. Ai piani l’accesso era libero ed incontrollato anche per gli autoveicoli. L’affidamento alla Blue Line prevede, fino al 25 maggio, il solo controllo del lastrico solare. Nel frattempo dovranno pensare ad indire un nuovo bando. Noi faremo a meno della gestione di 80 stalli”. L’assessore alla Polizia municipale, Valentino Granvillano, preferisce usare parole distese sulle precedenti scelte dell’amministrazione Messinese sfociate in un disarmante spreco di denaro pubblico. “Si è cercato di renderlo fruibile – precisa il componente della giunta comunale – lavorando sulla sicurezza. Non si è riuscito a fare funzionare l’impianto di videosorveglianza perché manomesso da un raid vandalico alla centralina elettrica. Il deterrente non ha funzionato. A distanza di un anno posso dire con certezza che quella era la migliore soluzione. Adesso bisogna solo lavorare su un bando chiaro. La società Blue Lines ha competenze sul controllo, ma l’affidamento è monco. Nel prossimo bando inseriremo anche l’obbligatorietà del servizio di custodia”. Intanto i vandali continuano ad agire indisturbati anche nell’altro parcheggio comunale realizzato a ridosso dell’ospedale e usato senza alcuna autorizzazione, eppure negli anni ha ospitato mercatini vari.
Semplicemente scandaloso, un danno per la collettività che viene avallato dall’impotenza delle istituzioni. Si preferisce chiudere piuttosto che adeguare e rifinire la struttura con tutte le autorizzazioni necessarie alla sua “totale” fruizione. In questa nazione non si capisce mai chi sia responsabile delle inefficienze e dell’abbandono di opere pubbliche costate milioni di euro. Gli amministratori si succedono e quindi la regola dello scaricabarile funziona perfettamente. Vergognatevi, a cominciare dall’ultimo giovane assessore che dimostra quanto la resa ai vandali sia di moda piuttosto che, invece, una seria lotta senza se e senza ma. La città ormai è su una china pericolosissima verso il degrado totale e queste scelte di “chiusura” per vandalismo non fanno altro che accelerare una fine ingloriosa di una storia millenaria.
Atti di vandalismo!!! Siamo nel terzo millennio ed ancora i ragazzini, non solo loro, commettono atti di vandalismo…si divertono distruggendo la cosa pubblica! Questa città, mi dispiace ammetterlo, non uscirà mai dal degrado sociale in cui versa ormai da decenni! Sono stato al lungomare l’estate scorsa, ovviamente dovevo parcheggiare la macchina, ho usufruito di questo parcheggio ma fin da subito ho notato lo squallore della struttura…una vergogna! Non so di chi sia la colpa ma non si può dare sempre alle Istituzioni! Il cittadino gelese, per primo, se si sente tale, parte di una comunità, deve essere il custode, il guardiano della città stessa ma, ahimè, ahinoi, la mentalità del “cu si ni futti!” è ancora insita, radicata in lui! Ritornerà Gela ad essere quella Città famosa nell’antichità per i suoi figli, gente che ha fatto la storia della Sicilia?