Oltre 1500 istanze per i buoni spesa, il Comune semplifica la domanda

 
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Gela. E’ stata semplificata la compilazione on line della domanda di ammissione per l’assegnazione di buoni spesa.  Lo ha confermato l’assessore ai Servizi sociali Nadia Gnoffo e il sindaco Lucio Greco. In pochi giorni sono circa 1500 le domande ricevute, pronte per essere vagliate dalle assistenti sociali e dagli uffici competenti che stanno già lavorando per garantire che tutte le istanze ricevano tempestive risposte.

“Abbiamo ritenuto di dover avviare immediatamente il bando per l’assegnazione dei buoni – dice l’assessore Gnoffo – utilizzando gli strumenti informatici che avevamo a disposizione ma contestualmente ci siamo attivati per semplificare la procedura di compilazione e trasmissione della domanda”.

Da oggi, grazie al supporto del settore informatico, diretto dal dirigente Tonino Collura, i richiedenti potranno compilare il modulo direttamente on line.

Al termine della procedura basterà cliccare su INVIO e il sistema acquisirà automaticamente la domanda, corredata da valido documento di riconoscimento e che dovrà essere compilata da un solo componente per nucleo familiare.

Tutti coloro che, per qualunque ragione, dovessero riscontrare difficoltà, potranno contattare i numeri di telefono attivati dal Comune di Gela e dalla Protezione Civile Comunale, oppure rivolgersi agli enti del terzo settore, alle associazioni di volontariato, alle comunità cristiane disponibili ad aiutarli nella redazione dell’istanza e successivo inoltro a mezzo pec o mail, previa acquisizione di un valido documento di riconoscimento e di tutte le informazioni necessarie così come richieste dal bando.

Ricordo che questa misura straordinaria di solidarietà è rivolta principalmente a tutti coloro che in questo momento si trovano in situazioni di estrema difficoltà. L’obiettivo è quello di poter dare immediato sostegno agli artigiani, ai proprietari delle piccole imprese, dei negozi e a tutti coloro che hanno dovuto sospendere la propria attività lavorativa a causa dell’emergenza, che oggi si trovano a vivere senza tutele.

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