Gela. Non avrebbe mai saputo di risultare amministratore di un’azienda locale, impegnata nel settore delle coibentazioni.
Le verifiche sulla società. A processo, però, davanti al giudice Lirio Conti, è finito un cittadino romeno, da anni residente in città. I magistrati della procura e i militari della guardia di finanza, impegnati negli scorsi anni in indagini assai vaste che ruotavano intorno all’esistenza di vere e proprie società cartiere, lo accusano di calunnia. Avrebbe dichiarato il falso, anche davanti ai finanzieri. Da quanto emerso, infatti, Cristian Ciubotaru sarebbe stato consapevole di risultare, per un certo lasso di tempo, amministratore unico dell’azienda sotto verifica. La difesa, sostenuta dall’avvocato Angelo Cafà, esclude che l’imputato, però, avesse consapevolezza di quanto stava accadendo. Lo stesso Ciubotaru dichiarò di essere stato assunto solo per effettuare le pulizie degli uffici aziendali, nonostante risultasse un ingaggio proprio come coibentatore. Davanti al giudice, intanto, è stato sentito il commercialista che si occupò dell’intera procedura di cambio d’amministratore, per conto della società. L’imputato, invece, renderà dichiarazioni nel corso della prossima udienza, fissata per febbraio.
