Gela. “Sconcertante! Noi siamo stati licenziati a luglio e l’azienda sosteneva che non c’era possibilità neanche di collocarci in cantieri fuori dalla Sicilia per assenza di commesse. Adesso, la stessa azienda sta utilizzando
un dipendente per la bonifica d’amianto fatto arrivare da un’altra regione”.
La denuncia arriva dai quindici lavoratori del gruppo Riva e Mariani che, per settimane, hanno protestato dopo aver saputo del loro taglio. A seguito di un recente incontro davanti al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente, l’azienda, su richiesta dei segretari provinciali dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl ha detto sì ad un riassorbimento, per fasi, dei lavoratori solo con contratti a termine, in attesa di capire se, entro un anno, possano esserci spiragli per l’assunzione a tempo indeterminato.
“In questo modo – dicono gli operai – l’azienda dimostra che il lavoro c’era e c’è ancora adesso. Allora, perché ha scelto di licenziarci? Eravamo disposti a spostarci in altri cantieri”.
