Niscemi. Al momento, hanno deciso di non decidere. I giudici del tribunale amministrativo di Palermo, infatti, hanno emesso una stringata ordinanza relativa al ricorso presentato dal comitato regionale di Legambiente e da un gruppo di cittadini e attivisti dei movimenti locali
contro la tanto controversa revoca delle revoche: ovvero, il provvedimento che, lo scorso 24 luglio, ha dato il nuovo via libera ai lavori per la realizzazione del sistema Muos nella base di contrada Ulmo.
Provvedimento, impugnato davanti ai magistrati amministrativi, che porta la firma del dirigente generale del dipartimento ambiente dell’assessorato regionale territorio e ambiente. Con il ricorso presentato, in sostanza, si chiedeva di bloccare gli effetti dell’atto firmato tra le stanze palermitane della regione.
In base al contenuto dell’ordinanza, i giudici amministrativi hanno soltanto deciso di fissare un’udienza sul merito dell’intera questione ma di non sospendere gli effetti della revoca delle revoche che, quindi, garantisce ancora il proseguo dei lavori all’interno della base di contrada Ulmo.
“Ritenuto che la complessità delle questioni prospettate – si legge nell’ordinanza – e soprattutto la evidente connessione con altri ricorsi per i quali si è già avuta la fissazione della udienza di merito consenta di ritenere che alle esigenze cautelari prospettate possa darsi adeguata tutela mediante la trattazione della controversia in tale data. Ritenuto, pertanto, di accogliere l’istanza cautelare ai soli fini della fissazione del merito senza sospensione degli effetti del provvedimento impugnato”.
L’udienza per la trattazione di merito è già stata fissata per il prossimo 24 marzo.
