"Mpa? Non è Cancelleri il nostro interlocutore", Sincero: "Costruiamo e allarghiamo, civici importanti anche per le regionali"
"Penso che l'area civica possa essere un fattore decisivo. Possiamo costruire e unire, preparandoci anche alle prossime regionali”, dice Sincero

Gela. La coalizione per le provinciali di secondo livello, retta dal sindaco Di Stefano, si avvia alla prova decisiva di domenica, con le urne che la contrappongono alle candidature, per la presidenza, del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro e del primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti. Di Stefano conta certamente sul supporto del suo “modello Gela” e dei partiti che l'hanno forgiato, fin dall'inizio. C'è inoltre il blocco civico strutturato non solo in città, anzitutto con “Una Buona Idea”, ma in più Comuni dell'area. Uno degli enigmi politici che probabilmente rimarrà tale fino alle urne è quello dell'Mpa. Gli autonomisti sono nella giunta del “modello Gela” e al contempo fanno parte del governo regionale del presidente Schifani, di centrodestra. Gli esponenti locali, che in città non hanno un gruppo consiliare, fino a oggi non hanno definito un posizionamento per le provinciali. Ieri, uno dei dirigenti di “Grande Sicilia”, l'ex viceministro Giancarlo Cancelleri, ha riferito, senza troppi timori di smentita, che il sostegno sarà per Tesauro e per Forza Italia, partito con il quale c'è un patto federativo nazionale. Di “Grande Sicilia” fa parte proprio l'Mpa. “Onestamente, il nostro interlocutore, quando si tratta di Mpa, in città e sul territorio, è sempre Rosario Caci – dice il consigliere di “Una Buona Idea” Davide Sincero – con tutto il rispetto per Cancelleri, abbiamo sempre parlato con Caci e con il presidente Lombardo. Se poi l'Mpa dovrà rispettare diktat che arrivano da “Grande Sicilia”, è un altro discorso. Io sono convinto che l'Mpa può sostenere il progetto di Di Stefano per il rilancio del Libero Consorzio così come sta facendo in città”. Sincero, da sempre molto vicino al primo cittadino, vede nel “modello Gela”, che potrebbe diventare un consolidato “modello Provincia”, il risultato di un'interazione efficiente tra partiti e movimenti civici. “Vogliamo allargare ancora di più – aggiunge – come civici non abbiamo mai messo paletti o steccati. Ovviamente, abbiamo il massimo rispetto per chi ha sostenuto il progetto, fin dall'inizio. Penso che l'area civica possa essere un fattore decisivo. Possiamo costruire e unire, preparandoci anche alle prossime regionali”. Le urne delle provinciali potranno dire qualcosa in più. “All'indomani del voto – precisa il consigliere – sarà utile fare una disamina ma sono certo che il progetto sarà sostenuto da tutti gli alleati”. Fuori dall'agone politico, i civici così come gli altri alleati di Di Stefano nel governo locale sono concentrati su obiettivi ineludibili. “Uscire dal dissesto prima possibile, anticipando Comuni molto più grandi per i quali sono stati previsti interventi ad hoc – conclude - sarebbe un ottimo risultato. Quindi, bisogna concentrarsi sul bilancio che permetterà di programmare una riduzione dell'entità dei tributi. C'è da assicurare, inoltre, la piena tutela dei lavoratori Ghelas, con il nuovo contratto”.