Caro Zuckerberg dobbiamo parlare, siediti e disattiva le notifiche.
Geniale e diabolico come sei hai creato una bomba, non sapevi però che questa bomba sarebbe esplosa nelle mani di chi non sa maneggiarla e non sapevi forse che , con una sola app , avresti dato identità a chi non ne ha mai avuta -medaglia al valore ti spetta per il riconoscimento delle identità altrui- e certo non sapevi che, gli scaricatori di identità-app , avrebbero a un certo pensato di poter dire tutto ma proprio tutto e far vedere tutto ,ma proprio tutto,commoventi per es. le cene a lume di I-phone.
Il capolavoro e il miracolo che ti dobbiamo è quello di aver creato una sfavillante e sempre in crescita categoria:”l’uomo social”, ma hai fatto di più quando al suo interno, forse non volendo, hai fatto nascere e germogliare : tuttologi, contestatori per vocazione, scopritori indiscussi dei meccanismi sottesi agli imbrogli, demolitori di entusiasmo altrui, leoni da tastiera che tutto sanno e che, manco a dirlo, fanno tutto meglio degli altri e con una maschera migliore: il buonismo, quello stucchevole che certo, ci fosse un giorno tutto dedicato all’ovvio, sarebbe il loro.
Incalliti presenzialisti ad ogni costo (ma per il bene della città ovvio), menti sopraffine dedite allo smodato utilizzo del tasto “pubblica” e mai di quello “ ma veramente sto per dire questa cosa?”, sempre sul pezzo delle dipartite altrui (se arrivi prima vinci un peluche) , stalker seriali in cerca di uno spazio o di un bonifico che giornalmente riempiono la bacheca di frasi scomposte e già scritte il giorno prima, aggressivi nella condivisione esagerata di dolori: il mio dolore è più grande del tuo e allora pubblico e stalkerizzo tutti, chissà che l’Accademia della Crusca non mi contatti per spiegarmi quella maledetta differenza tra D e T che non vuole entrarmi in testa cosi come il congiuntivo che dicono esser così importante, chissà che qualcuno non mi offra un posto, uno qualunque ma con WI FI per carità- altrimenti come faccio a ricordare agli altri che esisto pur arrancando tra una condivisione e l’altra e che ho io la soluzione, le risposte, le domande, quelle giuste ovviamente, e che il mio profilo FB è addirittura stato esaminato da luminari di Oxford.
Miracolati e devoti a San FB , la cui tastiera a tratti sanguina e le cui mani imposte proliferano like .
Oppure tu, sì proprio tu, che manca poco al tuo prossimo post: istruzioni per l’uso per camminare sulle acque, e che non vedi l’ora di fare il selfie dell’anno e contattare Bruno Vespa, sedere nel suo salotto buono , assumere una posa da intellettuale e mistico insieme, e commentare il plastico delle tue mani sante la cui imposizione sistema tutto e tutto pubblica per dar prova che il miracolo si è compiuto e che – se ciò non bastasse – ha moltiplicato anche il pane e dato vita a una sorgente miracolosa che non ci farà più provare la carestia dell’acqua.
Vizi privati e pubbliche virtù insomma.
Allora Zuckerberg ora ti è chiaro l’ effetto che hai avuto?
No, non toccare il tuo I-Phone super –plus- gold , non accedere a San Fb ho appena letto un post del quale non reggeresti il colpo, così recita (ha già 34532627484373 like):
Esseri spregevoli hanno cercato di tenere nascosta la notizia per lungo tempo ma a questo punto, per il grande rispetto riposto nel cittadino,e per il bene della città (ovvio!) mi corre l’obbligo di svelare la verità : fb l’ho inventato io, Zuckerberg non esiste, io non esisto senza FB, votatevi a me, seguitemi, taggatemi e scoprirete la luce.
Si tagghi chi può!
