Gela. L’imprenditore metalmeccanico Cristoforo Palmieri è stato sentito davanti alla corte del tribunale presieduta dal giudice Paolo Fiore nell’ambito del procedimento a carico del trentunenne Nicola Palena. L’imputato è accusato di aver sottoposto ad estorsione lo stesso imprenditore sentito dai giudici.
In ballo, ci sarebbe stata una somma di circa ottomila euro.
L’imputato ha sempre escluso qualsiasi volontà estorsiva: giustificando i contatti con la presunta vittima solo in base ad un credito da riscuotere per conto del fratello Antonio, a sua volta titolare di un’azienda metalmeccanica già in rapporti di lavoro con quella di Palmieri.
Il teste, dopo diverse incertezze, ha confermato le accuse nei confronti di Palena. L’imprenditore sentito davanti alla corte presieduta dal giudice Paolo Fiore è spesso entrato in contraddizione davanti alle richieste che, intanto, giungevano dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Onerio Dodero.
Alla fine, però, Palmieri ha ammesso sia di aver versato nella mani di Nicola Palena una parte del denaro richiestogli sia di aver subito minacce: collegandole, però, allo stato di eccessiva tensione che si era venuto a creare tra i due.
