Mazzarino, consiglio approva la revoca del vicepresidente Mantione
Un voto carico di tensione e preceduto da un acceso dibattito, durante il quale alcuni consiglieri hanno duramente criticato l’atteggiamento del vicepresidente

Mazzarino.Il consiglio comunale, ieri, ha approvato a maggioranza la revoca del vicepresidente Mantione. Un voto carico di tensione e preceduto da un acceso dibattito, durante il quale alcuni consiglieri hanno duramente criticato l’atteggiamento del vicepresidente, ritenuto ormai “non più compatibile con il ruolo di garanzia istituzionale”. Durante la dichiarazione di voto, alcuni consiglieri hanno espresso “piena solidarietà al presidente Abbruscato”, respingendo le accuse di faziosità e violazione del regolamento mosse dal consigliere Petralia. Le hanno definite “prive di fondamento tecnico e giuridico” e “intrise di astio e spirito di vendetta”. “Il vicepresidente ha più volte mancato di rispetto all’istituzione che rappresenta, definendo otto consiglieri ‘spocchiosi e antidemocratici’, arrivando perfino ad accusarli di ‘linguaggio mafioso’ in una seduta pubblica. Se davvero avesse avuto coerenza – hanno affermato i firmatari – avrebbe dovuto mantenere l’impegno assunto davanti al sindaco, quando dichiarò di voler rassegnare le dimissioni". Non è mancata la critica anche al comportamento del primo cittadino. "Il sindaco si è più volte arrogato il diritto di intervenire senza che gli fosse stata data la parola dal presidente del consiglio, arrivando perfino a irrompere nell’aula consiliare gridando, in evidente violazione del rispetto dovuto alle regole istituzionali e al corretto svolgimento dei lavori. Un gesto che ha ulteriormente acceso il clima in aula, già fortemente compromesso. I consiglieri hanno infine richiamato l’art. 21-quinquies della Legge 241/1990, sottolineando come il venir meno dell’interesse pubblico e dell’imparzialità giustifichi la revoca dell’incarico. È stato inoltre ribadito un principio fondamentale, il consiglio comunale rappresenta la massima espressione democratica della città e in quanto tale, nessun tema può essere considerato “inutile” quando è affrontato nel rispetto delle regole e nell’interesse della collettività", si legge in una nota di Giuseppe Presti, Letizia Pistone, Giorgio Arena, Martina Selvaggio, Enzo Guerreri, Franco Lo Forte e Davide Virga "Il consiglio è sovrano – ha dichiarato un consigliere a margine del voto – e ha il dovere di garantire il rispetto delle istituzioni. Nessun ruolo può essere mantenuto se si perde il senso della misura e dell’equilibrio".