Manfria, collaudatore per la rete idrica: ancora stallo per quella fognaria

Gela. Sono due opere strategiche, attese da anni anche per consentire il completamento del ciclo idrico e della depurazione locale. La rete idrica e quella fognaria a Manfria vanno però a velocità decisamente differenti. I cantieri per la prima sono partiti da tempo e la fase dei lavori è più che avanzata. Era un obiettivo essenziale per l'ente comunale e per l'Ati idrica. Il via ci fu durante l'amministrazione Greco e i lavori nella frazione balneare sono proseguiti con la nuova giunta Di Stefano. Il presidente Ati Conti, nonostante il clamore dell'inchiesta che tocca il ciclo idrico territoriale, ha da poco messo la firma sulla nomina del collaudatore tecnico-amministrativo e statico. Si occuperà delle ultime verifiche sull'opera realizzata. La scelta è ricaduta su un funzionario del Comune di Gela, l'ingegnere Salvatore Lombardo. Maggiori incertezze, almeno in questo frangente, si manifestano intorno alla rete fognaria. Lo stanziamento finanziario per i lavori è stato confermato dalla Regione. Nel frattempo, sono però sorte incertezze principalmente per aspetti di governance. La competenza dovrà passare formalmente al commissario nazionale, che coordina le attività per il ciclo idrico e fognario, anzitutto nei casi di infrazioni comunitarie che vanno sanate. Il passaggio di consegne dalla Regione alla struttura commissariale pare aver rallentato tutta la procedura. Dovrebbe servire un nuovo decreto. L'amministrazione comunale, con il sindaco Di Stefano e il vice Fava, ma anche con l'assessore Franzone, ha più volte sollecitato. È necessario avviare i lavori del primo stralcio funzionale, nell'ottica della realizzazione inoltre del collettore e del potenziamento del depuratore di Macchitella. Fava è spesso in contatto con gli uffici dell'Ati e con quelli che si occupano dell'iter della rete fognaria di Manfria.