Mancano due milioni di euro dalla Tari, il sindaco scrive alla Corte dei conti: pronti 32 mila bollettini

 
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Gela. La Tari, l’imposta per la copertura dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, rimane invariata dopo che il consiglio comunale ha scelto di non votare la nuova tariffazione.

Il sindaco scrive alla Corte dei Conti. Per la giunta del sindaco Domenico Messinese e per i tecnici di Palazzo di Città, però, c’è il rischio di creare un vero e proprio buco di bilancio. All’appello, per il 2015, verrebbero a mancare circa due milioni di euro. Pr questa ragione, il sindaco Domenico Messinese, negli scorsi giorni, ha deciso di scrivere alla Corte dei conti. Chiede un parere preventivo ai magistrati palermitani partendo dal presupposto che le tariffe del 2014 non sarebbero sufficienti a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti né sarebbe pensabile ridurne la portata. In base ai calcoli dei tecnici municipali e ai ruoli varati, la Tari, con le tariffe 2014, dovrebbe garantire introiti per circa sette milioni di euro. In totale, sono oltre 32 mila gli utenti che riceveranno i bollettini di pagamento. Davanti alla paventata mancanza di almeno due milioni di euro rispetto alle iniziali previsioni, il dirigente Alberto Depetro ha già formaizzato la costituzione di un “fondo per il disavanzo da servizio di raccolta rifiuti solidi urbani 2015”. In sostanza, dovrebbe servire a finanziare il debito fuori bilancio che, a causa dei minori introiti dalla Tari, dovrebbe formarsi il prossimo anno.

Siragusa prepara una relazione e la Di Modica solleva dubbi. Dopo la discussione in aula sul rendiconto 2014, invece, è il consigliere comunale del Polo Civico Guido Siragusa che ha scelto di scrivere un’accurata relazione ai magistrati della Corte dei conti. “Il fatto di non tenere in considerazione un credito da oltre due milioni e mezzo di euro vantato dalla Ghelas – dice – non mi convince assolutamente. Ho chiesto spiegazioni in aula al dirigente Alberto Depetro ma non sono comunque convinto di ciò che sta accadendo. Quì, non si possono mettere in discussione gli equilibri finanziari non solo del Comune ma anche della stessa Ghelas. In ballo, ci sono tanti posti di lavoro”. Di criticità parla anche il consigliere Angela Di Modica. “La spesa corrente va monitorata con maggiore attenzione – spiega – per contenere lo spreco di risorse e, per quanto attiene l’impegno delle spese, nonostante i debiti fuori bilancio siano stati azzerati lo scorso anno, tuttavia risultano piuttosto elevati. E’ cospicuo l’importo dei residui attivi di parte corrente che segnala una elevata difficoltà di riscossione soprattutto da parte dell’agente incaricato. Non è chiaro il motivo per cui alla data attuale non è stato ancora effettuato il passaggio alla contabilità armonizzata e predisposto il bilancio previsionale 2015”.

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