La salma resta fuori perchè il cimitero è chiuso, don Aldo: una vergona

 
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Butera. Dopo il funerale, la salma della mamma di un dipendente comunale, è rimasta fuori dal cimitero di Butera. L’indice accusatorio è puntato contro l’impiegato reperibile perché era assente.

L’attesa si sarebbe protratta per circa un’ora, tra le polemiche dei parenti e delle persone che si erano unite al corteo funebre. Il sindaco Luigi Cassisi ha chiesto al dirigente del settore, Flavia Miraglia, di fare chiarezza sulla vicenda che è stata denunciata dal parroco don Aldo Contrafatto scatenando un vespaio di polemiche anche sui social network. L’episodio si è verificato domenica pomeriggio. “Il cimitero è rimasto chiuso – accusa la dirigente Miraglia – Non sapevo del funerale. Ho contattato l’impiegato reperibile il quale ha accusato l’agenzia funebre che non avrebbe comunicato tempestivamente del funerale. Naturalmente adotteremo provvedimenti anche nei suoi confronti dell’ufficio tecnico. E’ la prima volta che si verifica un simile episodio”. Tra i parenti della defunta c’era anche il consigliere comunale, Gino vassallo, “mi sono trovato al cimitero – spiega – per il funerale della mamma di un dipendente comunale. Ero con la macchina dietro il carro funebre, quando mi sono accorto che il cimitero era chiuso. Ho telefonato e dopo 15 minuti è venuto il dipendente del cimitero. Mi sono vergogno di quello accaduto – precisa Vassallo – Il sindaco ha diffidato il dirigente e aspetta gli esiti di un’indagine interna. Ho detto al primo cittadino di fare chiarezza adottando tutti i provvedimenti necessari. L’amministrazione non ha colpa e don Aldo dovrebbe essere più moderato prima di esprimere giudizi affrettati”. “E’ un fatto che deve fare vergognare la comunità buterese – incalza don Aldo Contrafatto – La salma di una nostra concittadina è rimasta fuori dal cimitero dopo i funerali, insieme a parenti, amici e familiari. Arrivati all’ingresso del cimitero trovano tutto chiuso e nessun impiegato per aprire il cancello e accogliere la salma. Esprimo solidarietà ai familiari della defunta, chiediamo che si faccia assoluta chiarezza per evitare che questi fatti irrispettosi non si ripetano più”. La notizia è stata denunciata anche sui social network, attirando le reazioni di molti cittadini di Butera. “Non è la prima volta che succede un fatto increscioso nel nostro cimitero – commenta Maria Parisi – pensate che due anni fa per tumulare la salma di mio suocero non si trovavano operai addetti a tale compito”. “Due anni fa sia all’antivigilia che alla vigilia della festa di tutti i santi – precisa Emilio Podagra – il cimitero rimase chiuso per l’intero pomeriggio”. “E’ veramente increscioso quello che è successo – aggiunge Rocco Alberto Caltavituro – non ci sono giustificazioni di nessun genere”.

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