Gela. “Non ci saremmo aspettati questo silenzio. Né il segretario cittadino né altri esponenti della direzione locale del partito ci hanno cercati per avere un chiarimento. Perché non viene convocata una direzione urgente?”.
“Si apra al centrosinistra”. Il consigliere comunale del Pd Romina Morselli lancia altri messaggi al segretario Peppe Di Cristina e ai vertici locali, dopo la rottura successiva all’assemblea delle scorse settimane. “Un silenzio assordante – spiega ancora il consigliere – a questo punto, mi viene da pensare che la segreteria del partito non stia affatto capendo le ragioni alla base della nostra protesta. Non si può cercare di costruire un nuovo rapporto con la cittadinanza, oramai veramente stanca e distante dalla politica, affidandosi a figure che sono storia del partito, se non addirittura preistoria. Il metodo di gestione del Pd in città non è più condivisibile”. Quindi, lo scontro interno è tutt’altro che sopito. La stessa Morselli, insieme al capogruppo Vincenzo Cirignotta e all’altro consigliere Salvatore Gallo, mira ad una fase nuova che vada oltre la nomenclatura. “La città non capisce assolutamente la presenza di esponenti che, oramai, hanno fatto il loro tempo – spiega ancora – bisogna aprire, guardando al centrosinistra, senza demonizzare gli alleati”. Proprio da questo punto di vista, Romina Morselli appoggia il tentativo di avviare un nuovo ciclo tra i banchi d’aula, con un centrosinistra compatto. “Ci stiamo provando, anche se non è semplice – conclude – non credo che si andrà verso la costituzione di un gruppo consiliare unico ma vogliamo camminare nella stessa direzione e dare un’alternativa di governo alla città. Da questo punto di vista, ben vengano consultazioni allargate e le primarie per la scelta dei candidati in vista delle prossime scadenze elettorali”.
