Gela. Due di loro, padre e figlio, vennero già coinvolti nel blitz “Focus” di cinque anni fa. Chieste condanne fino a sette anni di reclusione. Adesso, insieme ad altri quattro imputati, si trovano davanti ai giudici di Catania. Sono accusati di aver organizzato un giro di droga, soprattutto cocaina, che dalle piazze di spaccio catanesi arrivava fino in città. La direttrice di tutto era la statale 117 bis. Adesso, il pubblico ministero ne chiede la condanna. Si va da un minino di un anno fino al massimo di sette anni di reclusione. Tra gli imputati ci sono due donne, compresa l’ex convivente di uno dei presunti organizzatori del traffico di droga. Davanti alle richieste di condanna formulate dalla pubblica accusa, sono arrivate le contestazioni dei difensori. L’avvocato Maurizio Scicolone ha escluso che la sua assistita avesse un ruolo attivo nel giro di stupefacenti. Si sarebbe limitata solo ad accompagnare l’ex convivente nelle trasferte catanesi. Ad ottobre, quando si ritornerà in aula, spetterà ad un altro dei difensori, l’avvocato Cristina Alfieri, concludere nell’interesse dei propri assistiti. In quell’occasione, il giudice dovrebbe emettere la decisione.
