L’omicidio Campisi, chiesti quattro ergastoli in appello: i clan di Gela e Niscemi insieme per eliminarlo

 
0

Gela. Cosa nostra, con le due anime di Niscemi e Gela, aveva deciso di eliminare Alfredo Campisi, ritenuto l’emergente in grado di mettere in discussione le gerarchie interne ai clan. Le richieste di condanna. L’azione di fuoco scattò nel novembre di venti anni fa lungo un tratto della Niscemi-Vittoria e per Campisi non ci fu niente da fare. Per quei fatti, adesso, la procura generale chiede la condanna all’ergastolo per il sessantatreenne Giuseppe Amedeo Arcerito, per il quarantasettenne Sebastiano Montalto, per il quarantaseienne Francesco Amato e per il sessantenne Salvatore Di Pasquale. Richieste che sono state formulate davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello di Catania e dopo le assoluzioni di primo grado pronunciate dai giudici della Corte d’assise di Siracusa e impugnate proprio dalla procura generale. Un anno e nove mesi di reclusione, invece, sono stati chiesti per i collaboratori di giustizia gelesi Carmelo Massimo Billizzi, Emanuele Celona, Nunzio Licata e Fortunato Ferracane. In questo caso, la procura generale gli contestata anche la detenzione di armi. Un anno e dieci mesi di reclusione, infine, per Emanuele Greco. La dinamica e le ragioni dell’omicidio Campisi vennero ricostruite a conclusione del blitz “Para Bellum”, risalente all’estate di cinque anni fa. I magistrati arrivarono alle loro conclusioni anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate da collaboratori di giustizia non solo gelesi ma anche niscemesi. Tra qualche settimana, spetterà al collegio difensivo contestare le richieste arrivate dalla procura generale. Nel pool di difesa, tra gli altri, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Cristina Alfieri, Angelo Tornabene e Danilo Tipo.  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here