Investimenti e progetti sul territorio, prima riunione operativa del "Decision board"
Si è tenuta la prima riunione operativa, presieduta dall'imprenditore Vincenzo Scerra

Gela. L'impegno era stato assunto, su iniziativa di Sicindustria Caltanissetta, nel corso della campagna elettorale. Il sindaco Di Stefano l'ha poi voluto concretizzare non appena si è insediato a Palazzo di Città. Il cosiddetto “Decision board”, composto da esponenti del comparto industriale, dalla componente politica e da quella della formazione, dopo la costituzione formale degli scorsi mesi ha iniziato l'attività. Si è tenuta la prima riunione operativa, presieduta dall'imprenditore Vincenzo Scerra. Del “Decision board” fanno parte inoltre Gianfranco Caccamo e Ignazio Manduca di Sicindustria, Francesco Castelli dell'università Kore di Enna, l'imprenditore Antonio Perdichizzi, la dirigente scolastica Viviana Aldisio e i consiglieri comunali Rosario Faraci e Gabriele Pellegrino (riferimenti rispettivamente di maggioranza e opposizione). In una fase contraddistinta dalla piena riconversione del sito Eni, c'è però da creare la basi per investimenti alternativi e per rafforzare un tessuto economico che risente di tanti vuoti. Gli strumenti istituzionali fino ad oggi formalizzati, non hanno reso per come avrebbero dovuto. L'attenzione del “Decision board”, su iniziativa dello stesso Scerra, si sta focalizzando in questo frangente di primo vaglio, sulla possibilità di sviluppare investimenti di nuove startup, anche attraverso un'analisi dei progetti ritenuti maggiormente conformi alle esigenze della produzione e non solo. L'area di crisi e l'accordo di programma (con le attuali molteplici vicissitudini) ma anche i tanti capitoli dei finanziamenti attivati in questi anni da Palazzo di Città (che si stanno gradualmente trasformando in cantieri veri e propri), sono tra le poche caselle dalle quali è stato possibile trarre risorse per la città e per interventi e opere pubbliche. Una vera e propria strada alternativa ai soli investimenti di Eni, però, non è ancora mai stata delineata in modo dettagliato. La Zes, a sua volta, non ha inciso. Del Contratto istituzionale di sviluppo, annunciato anni addietro, si sono perse le tracce. Imprenditoria, politica e il tessuto della formazione e più in generale scolastico, cercheranno di mettere tasselli che l'amministrazione comunale e la stessa politica dovranno poi accompagnare verso la finalizzazione. Il percorso non è semplice e le difficoltà non mancano. Tra tutte, gli ostacoli generati da una carenza infrastrutturale, costante sul territorio. L'avvio dei cantieri della nuova tangenziale e la potenziale accelerazione per gli interventi al porto rifugio, potrebbero dare linfa ulteriore. Tutto va monitorato con molta attenzione e il “Decision board”, probabilmente, dovrà aprire a un confronto con le parti sociali. Prima, però, servirà una mappa ben chiara delle cose da fare.