Gela. Una proroga di novanta giorni per consentire ai legali che rappresentano la società raffineria di Gela di presentare le proprie osservazioni davanti alle relazioni già depositate dai tecnici del collegio peritale.
E’ la decisione assunta dal giudice che, in sede civile, si sta occupando di diversi ricorsi presentati dagli avvocati di famiglie colpite da casi di malformazioni neonatali.
Le relazioni redatte dagli esperti sono state presentate già lo scorso mese. In sostanza, sono state richieste allo scopo di accertare l’eventuale nesso tra l’attività svolta nella fabbrica di contrada Piana del Signore e i casi di malformazione riscontrati su piccoli in tenera età. I legali del gruppo Eni hanno chiesto una proroga per poter meglio studiare l’intera documentazione.
Decine di famiglie si sono rivolte al giudice civile per ottenere un eventuale risarcimento del danno legato proprio alle patologie subite dai bambini. In più occasioni, i periti scelti dal tribunale hanno effettuato sopralluoghi nelle aree più a rischio dello stabilimento controllato dal gruppo Eni.