Indotto Eni, vertice a Palermo: concordate le prime misure straordinarie e la Lo Bello va a Roma

 
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Gela. Una serie di misure straordinarie per cercare di coprire tutti gli operai rimasti privi di ammortizzatori sociali. Misure straordinarie per gli operai rimasti senza coperture. Dopo lo stop ai presidi di protesta, le sigle sindacali dei metalmeccanici e quelle confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato i funzionari del dipartimento regionale attività produttive, quelli dell’Eni e i rappresentanti di Confindustria, Legacoop e della prefettura di Caltanissetta. In attesa che dal ministero del lavoro arrivi l’eventuale via libera alla cassa integrazione straordinaria in deroga per gli oltre cento dipendenti Smim, la Regione dovrebbe coprire il mese di dicembre che si sta per concludere. L’azienda, inoltre, ha ottenuto l’assegnazione di un appalto in raffineria che, qualora si sbloccassero i primi cantieri, dovrebbe permettere l’utilizzo di manodopera. Soluzione non praticabile, invece, per l’Elettroclima snc che ha già provveduto ai licenziamenti. Così, i sindacati hanno spinto affinché sia direttamente il ministero a farsi carico di misure straordinarie, legate all’area di crisi complessa di Gela.

Lo Bello e Miccichè a Roma. In queste ore, il vice presidente della regione Mariella Lo Bello e l’assessore al lavoro Gianluca Miccichè sono impegnati in un vertice al ministero dello sviluppo economico durante il quale si valuterà anche il caso dell’area di crisi complessa di Gela. Nelle misure straordinarie, con nuove tranche di ammortizzatori sociali, dovrebbero rientrare tutti i lavoratori rimasti fuori dal ciclo produttivo della fabbrica Eni. I casi sono molti, dagli ex Comeco agli ex Implaca passando per Tucam e Remosa. Intanto, sul fronte Sudelettra, sarebbero stati confermati almeno venti provvedimenti di licenziamento su un totale di oltre sessanta dipendenti. Una decisione confermata durante un vertice all’ufficio provinciale del lavoro di Caltanissetta.

“Hanno capito che il caso Gela è tutt’altro che risolto”. Nel corso dell’incontro palermitano, al quale ha partecipato anche il sindaco Domenico Messinese, è emersa la necessità di un maggiore interessamento della politica al caso Gela. L’obiettivo è ottenere una proroga, per tutto il 2016, della cassa integrazione straordinaria in deroga e della mobilità in deroga. Tutto questo nella prospettiva di un’effettiva ripartenza dei cantieri all’interno della raffineria. “Tutti i nostri interlocutori – dice proprio il sindaco Domenico Messinese – hanno capito che il caso Gela è tutt’altro che risolto”.

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