"Pudm ripreso dopo anni di inerzia, vogliamo migliorare il servizio rifiuti", Fava: "Pd avrà la rappresentanza che merita"
L'assessore dem, lo scorso anno, fu tra i primi a credere nella candidatura di Di Stefano e nel nascente “modello Gela”. Oggi, il numero due della giunta non cambia idea e al contempo non rinuncia a contestualizzare il ruolo del Pd

Gela. L'affondo è stato deciso e rivolto in primis al vicesindaco e assessore dem Giuseppe Fava. Come abbiamo riportato ieri, il consigliere di opposizione Gabriele Pellegrino non ha usato mezzi termini nel contestare i ritardi sul Piano del demanio marittimo, “atteso da almeno un anno”, e gli attuali dati, “in calo”, della raccolta differenziata. Sono due aspetti fondamentali nell'incidere amministrativo di Fava e del Pd. “Il Pudm? E' una procedura che sembrava ormai persa – sottolinea l'assessore – dopo quattro anni, diciamo anche di inerzia, l'abbiamo ripresa. Abbiamo effettuato l'aggiornamento alla nuova normativa e siamo in fase finale. Non è un lavoro semplice da portare avanti ma c'è l'impegno massimo”. Il vicesindaco, in verità, non è mai stato tenero con la società in house Impianti Srr, che in città gestisce il servizio rifiuti. Sa bene che le attività devono necessariamente migliorare e insieme al sindaco, la scorsa settimana, lo ha ribadito ai riferimenti manageriali e tecnici di Impianti. “A breve, si terrà una nuova riunione – continua Fava – vogliamo migliorare il servizio e sappiamo che non tutto va come dovrebbe. Ci saranno iniziative importanti per il Ccr e le fototrappole contro l'abbandono dei rifiuti. Siamo in prima linea e se le cose non vanno, segnaliamo immediatamente, come dimostrano peraltro le penali imposte alla società”. Più in generale, Fava si è intestato, fin dall'inizio della sua esperienza in giunta, un percorso per il decoro urbano, nel confronto non solo con Impianti ma pure con la multiservizi Ghelas. “Onestamente, lavoro ogni giorno e mi interessa molto di più l'opinione dei cittadini. Sul decoro stiamo conducendo un'azione importante”, precisa. Nessun rimando diretto a Pellegrino, quindi, ma è chiaro che il vicesindaco si trova ad affrontare temi molto delicati per la città, che lo mettono alla prova. L'assessore dem, lo scorso anno, fu tra i primi a credere nella candidatura di Di Stefano e nel nascente “modello Gela”. Inizialmente, sembrò in minoranza tra le file del suo partito, in quel frangente ancora molto scettico davanti all'ipotesi della coalizione per Di Stefano. Oggi, il numero due della giunta non cambia idea e al contempo non rinuncia a contestualizzare il ruolo del Pd. “Lo abbiamo sempre detto – conclude – eventuali analisi politiche e possibili aggiustamenti sono rimandati a dopo l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, che è una priorità assoluta. E' normale che il Pd chiederà la rappresentanza che gli spetta. Il partito andrà avanti e si rivede nell'amministrazione Di Stefano e in un modello politico nel quale continuiamo a mettere la faccia, per la città e per migliorarla, giorno dopo giorno. Abbiamo vinto le amministrative, siamo al governo della città e vogliamo andare avanti”.